ROMA. ''Berlusconi e' il candidato premier. Abbiamo esaminato questioni riguardanti il partito e le prossime scadenze a partire dalla legge elettorale, di come rilanciare il partito e del sostegno a Berlusconi''. Lo ha annunciato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, lasciando palazzo Grazioli dopo il vertice del partito.
In merito a un possibile cambio nome del partito, Cicchitto ha concluso: ''Di questo non abbiamo parlato''.
E' bastato che Silvio Berlusconi, o chi per lui, lasciasse intendere questo e sono tornati prontamente sulla scena i sostenitori senza se e senza ma del Cavaliere e gli oppositori, anche loro senza se e senza ma ovviamente, dell'ex premier.
Uno scontro fra due 'chiese' che si ripropone, anche con l'uso - cosa in effetti alla quale forse non eravamo piu' abituati, complice anche la gestione sobria e compassata del governo da parte di Mario Monti - di termini, di espressioni forti e spiazzanti. Come ''l'orgasmo'' che provocherebbe in Giancarlo Galan la nuova discesa in campo di Berlusconi o il ''messaggio nefasto'' che arriverebbe al Paese, per dirla con Nichi Vendola.
Non poteva mancare l'influenza di questo possibile passo del Cavaliere sulla Rai e in particolare sul Tg1 che, secondo Vincenzo Vita, gia' risentirebbe del nuovo scenario politico. Secondo il senatore del Pd ''e' bastata una esternazione berlusconiana, con minaccia di tornare ad opprimere e deprimere il nostro immaginario, per svegliare dal dormiveglia la direzione della prima testata italiana''.
In merito a un possibile cambio nome del partito, Cicchitto ha concluso: ''Di questo non abbiamo parlato''.
E' bastato che Silvio Berlusconi, o chi per lui, lasciasse intendere questo e sono tornati prontamente sulla scena i sostenitori senza se e senza ma del Cavaliere e gli oppositori, anche loro senza se e senza ma ovviamente, dell'ex premier.
Uno scontro fra due 'chiese' che si ripropone, anche con l'uso - cosa in effetti alla quale forse non eravamo piu' abituati, complice anche la gestione sobria e compassata del governo da parte di Mario Monti - di termini, di espressioni forti e spiazzanti. Come ''l'orgasmo'' che provocherebbe in Giancarlo Galan la nuova discesa in campo di Berlusconi o il ''messaggio nefasto'' che arriverebbe al Paese, per dirla con Nichi Vendola.
Non poteva mancare l'influenza di questo possibile passo del Cavaliere sulla Rai e in particolare sul Tg1 che, secondo Vincenzo Vita, gia' risentirebbe del nuovo scenario politico. Secondo il senatore del Pd ''e' bastata una esternazione berlusconiana, con minaccia di tornare ad opprimere e deprimere il nostro immaginario, per svegliare dal dormiveglia la direzione della prima testata italiana''.
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