SONDRIO. Ha preso una bottiglia contenente un liquido arancione e l'ha trangugiato pensando fosse aranciata. Era in realta' uno sgrassatore, un prodotto per la pulizia altamente tossico se ingerito.
A finire in ospedale per una grave intossicazione e' stata una giovane donna residente a San Pietro di Samolaco, e ora ricoverata all'ospedale di Sondrio.
Non e' in pericolo di vita. Secondo quanto ricostruito, ad un certo punto della mattinata, la 27enne ha sentito la necessita' di bere qualcosa di fresco. Cosi' ha preso quella bottiglia e ingurgitato un abbondante sorso. Subito dopo pero' si e' sentita male.
I medici si sono riservati la prognosi anche perche' il rischio piu' rilevante, in queste situazioni, e' legato a una possibile perforazione esofagea. Il dramma si e' consumato in una baita in localita' Sambusina, sopra Santa Teresa, in un gruppo di costruzioni situate a quota 1.150 dove si stanno effettuando lavori di manutenzione. Probabilmente all'origine dell'equivoco uno scambio di bottiglia.
A finire in ospedale per una grave intossicazione e' stata una giovane donna residente a San Pietro di Samolaco, e ora ricoverata all'ospedale di Sondrio.
Non e' in pericolo di vita. Secondo quanto ricostruito, ad un certo punto della mattinata, la 27enne ha sentito la necessita' di bere qualcosa di fresco. Cosi' ha preso quella bottiglia e ingurgitato un abbondante sorso. Subito dopo pero' si e' sentita male.
I medici si sono riservati la prognosi anche perche' il rischio piu' rilevante, in queste situazioni, e' legato a una possibile perforazione esofagea. Il dramma si e' consumato in una baita in localita' Sambusina, sopra Santa Teresa, in un gruppo di costruzioni situate a quota 1.150 dove si stanno effettuando lavori di manutenzione. Probabilmente all'origine dell'equivoco uno scambio di bottiglia.
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