COMO. "Ho sparato alcuni colpi verso un campo e non mi sono assolutamente accorto di aver centrato quell'auto". Cosi', in sintesi avrebbe ammesso le sue responsabilita' l'assicuratore 50enne, incensurato, portato in carcere al Bassone di Como nella serata di ieri dopo tre ore di interrogatorio nell'ambito delle indagini sul ferimento della piccola Denise, avvenuta poco prima della mezzanotte di giovedi' scorso durante quelli che in diverse zone della citta' sono stati i folli festeggiamenti per la vittoria dell'Italia alla semifinale degli Europei di calcio.
Per quanto si apprende nell'abitazione del 50enne, che risiede poco lontano dal luogo del drammatico episodio, i carabinieri quando si sono presentati ieri sera avrebbero trovato diverse armi, per la precisione sette tra pistole e fucili, tutti con regolari permessi rilasciati dalla Questura di Como.
E' stato proprio vagliando i detentori di tali permessi residenti nella zona di Monte Olimpino che gli investigatori coordinati dal Sostituto Mariano Fadda della Procura di Como, sono risaliti all'assicuratore che ora deve rispondere di tentato omicidio.
Per quanto si apprende nell'abitazione del 50enne, che risiede poco lontano dal luogo del drammatico episodio, i carabinieri quando si sono presentati ieri sera avrebbero trovato diverse armi, per la precisione sette tra pistole e fucili, tutti con regolari permessi rilasciati dalla Questura di Como.
E' stato proprio vagliando i detentori di tali permessi residenti nella zona di Monte Olimpino che gli investigatori coordinati dal Sostituto Mariano Fadda della Procura di Como, sono risaliti all'assicuratore che ora deve rispondere di tentato omicidio.