BARI. Con la fase 2 del piano di riordino e i tagli previsti a livello nazionale, il tema del risparmio della spesa sanitaria è diventato prioritario nell’agenda del consigliere regionale e componente della commissione sanità Filippo Caracciolo, che ha presentato un’interpellanza all’assessore alle politiche della salute Ettore Attolini. Il consigliere regionale del Partito Democratico pone all’attenzione dell’assessore alcuni interventi che potrebbe consentire di ridurre la spesa sanitaria, a cominciare dall’utilizzo di Consip Spa per gli acquisti.
“L’autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha evidenziato, nella sua relazione annuale, che Consip Spa, nel 2011, ha ottenuto ribassi negli appalti di fornitura superiori rispetto allo sconto complessivo ottenuto dalle centrali di committenza delle regioni. Si tratta di cifre considerevoli, il 25% contro il 15,3%”, spiega Caracciolo. Altro intervento potrebbe essere l’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse): “Al Senato è in esame un ddl sulla sperimentazione clinica che prevede l’introduzione dell’Fse, che consentirebbe il conseguimento di rilevanti risparmi di spesa: parliamo di 3-5 miliardi di euro l’anno”.
Caracciolo suggerisce infine di considerare la possibilità di far uso di farmaci off-label, visto il pronunciamento del Tar dell’Emilia Romagna, che estende anche alle Regioni il potere di richiedere l’autorizzazione all’uso di questa tipologia di farmaci. Il consigliere invita l’assessore “a valutare le proposte presenti nella mia interpellanza al fine di abbattere la spesa pubblica in materia sanitaria, senza indebolire o compromettere la piena funzionalità del sistema sanitario ragionale. Un obbiettivo che ci accomuna e per il quale quotidianamente cerchiamo soluzioni migliori e consone alle esigenze dei cittadini”.
“L’autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha evidenziato, nella sua relazione annuale, che Consip Spa, nel 2011, ha ottenuto ribassi negli appalti di fornitura superiori rispetto allo sconto complessivo ottenuto dalle centrali di committenza delle regioni. Si tratta di cifre considerevoli, il 25% contro il 15,3%”, spiega Caracciolo. Altro intervento potrebbe essere l’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse): “Al Senato è in esame un ddl sulla sperimentazione clinica che prevede l’introduzione dell’Fse, che consentirebbe il conseguimento di rilevanti risparmi di spesa: parliamo di 3-5 miliardi di euro l’anno”.
Caracciolo suggerisce infine di considerare la possibilità di far uso di farmaci off-label, visto il pronunciamento del Tar dell’Emilia Romagna, che estende anche alle Regioni il potere di richiedere l’autorizzazione all’uso di questa tipologia di farmaci. Il consigliere invita l’assessore “a valutare le proposte presenti nella mia interpellanza al fine di abbattere la spesa pubblica in materia sanitaria, senza indebolire o compromettere la piena funzionalità del sistema sanitario ragionale. Un obbiettivo che ci accomuna e per il quale quotidianamente cerchiamo soluzioni migliori e consone alle esigenze dei cittadini”.
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