“Crescita, sviluppo e occupazione le priorità del sindacato”

BARI. “L'obiettivo primario è stimolare un percorso di crescita e sviluppo, attraverso finanziamenti alla ricerca e alla formazione, nonché mediante una lotta dura all'evasione fiscale. Percorso che lasci alle spalle la politica ragionieristica dei tagli a oltranza e della tassazione selvaggia, specie sui redditi fissi e sulle pensioni”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari ha fissato le priorità del sindacato per il prossimo futuro nel corso del Comitato Centrale della UIL regionale, tenutosi presso l’hotel Appia Palace di Massafra e convocato in vista della Conferenza d’Organizzazione nazionale della UIL, in programma dall’1 al 3 ottobre a Bellaria.
“L'unica strada per conferire nuova linfa all'economia nazionale e regionale – continua Pugliese – passa inevitabilmente attraverso una concertazione costante, seria e costruttiva. Del resto – spiega il Segretario Generale della UIL regionale – la storia insegna che solo grazie al confronto si è riusciti a ottenere soluzioni in grado di coniugare con successo le esigenze dei lavoratori e dei cittadini con quelle dello Stato”.
Il Mezzogiorno e la Puglia, in un processo di crescita condiviso, assumono un ruolo fondamentale. “E' impensabile aspirare a un cambio di marcia che metta finalmente occupazione, consumi e produttività al centro di un progetto di sviluppo economico-sociale senza investire nella rinascita del meridione d'Italia. I fondi strutturali, in tal senso, rappresentano uno strumento di fondamentale importanza per rilanciare l'occupazione al Sud, a patto che siano sfruttati per il meglio”. Tuttavia, l'ultimo assestamento di bilancio non ha per nulla soddisfatto la UIL. Pugliese ribadisce come “40 milioni di euro siano andati dispersi in inutili rivoli, invece che essere investiti in misure per il lavoro, per lo stato sociale e per il miglioramento dei servizi, a partire dalla Sanità, tallone d'Achille della Regione”.
Aldo Pugliese ritorna anche sulla questione ILVA. “Sosteniamo da tempo la compatibilità tra la difesa della salute dei lavoratori e dei cittadini, la sostenibilità ambientale e la questione lavorativa. Arrivare a un compromesso che garantisca i 15mila posti di lavoro e la sicurezza di ambiente e salute si può. Anzi, si deve”.
Infine, sulla Conferenza d'Organizzazione, Pugliese conferma la volontà di “rafforzare un modello sindacale fortemente e positivamente radicato sul territorio grazie a una rete capillare di strutture”, e di “dar vita a un sistema a livello europeo, con la creazione di grandi categorie in rappresentanza di industria, pubblico impiego e servizi”.

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