BARI. Ancora un sequestro a Bari: beni mobili e immobili, oltre ad alcune societa', per un valore di 2,5 milioni di euro, sono stati sequestrati da militari della Guardia di Finanza al termine di indagini patrimoniali svolte dal Nucleo di Polizia tributaria, coordinato dalla Procura della Repubblica, in applicazione della norma che permette di 'aggredire' i patrimoni di coloro i cui proventi sono chiaramente il frutto o il reimpiego di attivita' illecite.
I destinatari dei provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, sono ritenuti esponenti di un clan dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con base logistica ad Andria e radicato in gran parte del territorio regionale, la cui pericolosita' e' dimostrata dalla vicinanza al clan malavitoso capeggiato dai fratelli Modugno, particolarmente attivo a Bitonto.
I sequestri sono scaturiti dai complessi accertamenti condotti dal Gico di Bari con l'ausilio di speciali sistemi informatici (il noto applicativo 'Molecola') messi a disposizione dallo Scico di Roma, sul tenore di vita delle persone coinvolte nelle indagini e dei loro familiari conviventi che hanno consentito di evidenziare una sproporzione tra l'elevato tenore di vita dei soggetti e i redditi dichiarati da considerarsi sulla soglia di poverta'. Tra i beni sequestrati vi sono appartamenti, auto, anche di grossa cilindrata, quote societarie e terreni nelle province di Bari e Lecce.
I destinatari dei provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, sono ritenuti esponenti di un clan dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con base logistica ad Andria e radicato in gran parte del territorio regionale, la cui pericolosita' e' dimostrata dalla vicinanza al clan malavitoso capeggiato dai fratelli Modugno, particolarmente attivo a Bitonto.
I sequestri sono scaturiti dai complessi accertamenti condotti dal Gico di Bari con l'ausilio di speciali sistemi informatici (il noto applicativo 'Molecola') messi a disposizione dallo Scico di Roma, sul tenore di vita delle persone coinvolte nelle indagini e dei loro familiari conviventi che hanno consentito di evidenziare una sproporzione tra l'elevato tenore di vita dei soggetti e i redditi dichiarati da considerarsi sulla soglia di poverta'. Tra i beni sequestrati vi sono appartamenti, auto, anche di grossa cilindrata, quote societarie e terreni nelle province di Bari e Lecce.
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