BARI. “I dati sull’incremento della specialistica territoriale resi noti proprio oggi dall’assessore alla Salute della Regione Puglia, Ettore Attolini, sono parziali in quanto non sono rapportati all’ammontare complessivo dei servizi sanitari scippati ai pugliesi dalla prima fase del Piano di riordino, e, in secondo luogo, sono fuorvianti in quanto non tengono conto delle carenze, dei disagi e delle criticità del sistema sanitario pugliese di cui è pur ricca la cronaca regionale delle ultime settimane”. In una nota non fa sconti, l’ex senatore Euprepio Curto attuale consigliere regionale Fli, all’assessore Attolini impegnato ad esaltare i primi risultati legati alla specialistica territoriale.
“I dati in mio possesso – ha evidenziato Curto – dicono che continuano a farsi ricoveri inappropriati mentre, al contrario, vengono molto spesso scaricati sulla specialistica ambulatoriale patologie meritevoli di altra considerazione, sulla scorta di un insano principio in cui non la valutazione oggettiva ma la più assoluta e molto spesso irrazionale discrezionalità è alla base della effettiva decisione”.
“Resta il fatto – ha concluso Curto – che la Sanità pugliese rimane la vera grande e grave ammalata a cui Vendola e Attolini stanno somministrando cure palliative e pannicelli caldi del tutto insufficienti a migliorarne l’assetto e la qualità . Con buona pace dei pugliesi ancora oggi oberati, proprio a causa dei costi della Sanità regionale, da un fardello di tributi e di carichi fiscali assolutamente intollerabili”.
“I dati in mio possesso – ha evidenziato Curto – dicono che continuano a farsi ricoveri inappropriati mentre, al contrario, vengono molto spesso scaricati sulla specialistica ambulatoriale patologie meritevoli di altra considerazione, sulla scorta di un insano principio in cui non la valutazione oggettiva ma la più assoluta e molto spesso irrazionale discrezionalità è alla base della effettiva decisione”.
“Resta il fatto – ha concluso Curto – che la Sanità pugliese rimane la vera grande e grave ammalata a cui Vendola e Attolini stanno somministrando cure palliative e pannicelli caldi del tutto insufficienti a migliorarne l’assetto e la qualità . Con buona pace dei pugliesi ancora oggi oberati, proprio a causa dei costi della Sanità regionale, da un fardello di tributi e di carichi fiscali assolutamente intollerabili”.
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