Washington. Le donne in gravidanza devono stare attente a non superare le dosi consigliate di iodio, per non mettere i figli a rischio di sviluppare ipotiroidismo. Lo afferma uno studio sul 'Journal of Pediatrics', che descrive tre casi di questa malattia causati proprio da un eccesso di supplementi assunti dalla mamma. L'Oms, scrivono gli autori della Oregon University, consiglia 100-200 microgrammi di iodio al giorno, anche se negli Usa alcune linee guida portano questa quantita' a 1100 microgrammi. I casi in questione riguardano mamme che hanno assunto 12,5 milligrammi di iodio al giorno, undici volte i limiti, che sono passati ai bimbi sia tramite la placenta sia, dopo la nascita, il latte materno. I tre bambini hanno mostrato livelli di iodio nel sangue 10 volte superiori al normale: "L'eccesso di iodio causa un temporaneo stop alle funzioni della tiroide", hanno spiegato gli autori, "questo effetto negli adulti e nei bambini piu' grandi scema dopo qualche settimana, mentre la tiroide immatura dei feti e dei neonati non e' in grado di difendersi, e rischia danni permanenti. E' consigliabile - concludere - assumere supplementi allo iodio, ma senza eccedere".
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