ROMA. ''Lo scenario mostra una situazione di forte squilibrio nel prelievo fiscale ad ingiusto vantaggio di coloro che hanno concreta possibilita' di autodeterminare la base imponibile dichiarata''. A sottolinearlo il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, durante un'audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe Tributaria.
In merito alle tipologie dei fenomeni evasivi, ha spiegato, ''presentano molteplici e diffusi aspetti, di diversa natura e rilevanza, tra i quali i piu' diffusi nell'ambito delle attivita' indipendenti sono l'occultamento di ricavi e compensi e l'indebita deduzione di costi, con gravi conseguenze ai fini della determinazione delle basi imponibili delle imposte sul reddito, dell'Iva e dell'Irap.
Particolarmente diffuso risulta essere, per comprensibili ragioni, l'occultamento dei ricavi e compensi nei settori di attivita' che si rivolgono al consumatore finale, per i quali gli strumenti di controllo finora utilizzati, quali misuratore e ricevuta fiscale e studi di settore, non sembrano essere stati in grado di determinare significativi incrementi nella tax compliance. Risulta diffuso anche il ricorso allo schermo societario (c.d. societa' cartiere, esterovestizioni, ecc.), ed all'utilizzo fraudolento di fatture ed altri documenti falsi o per operazioni inesistenti.
Infine, frequenti sono gli occultamenti totali o parziali di canoni di locazione immobiliare''. Per quanto specificamente attiene alla dimensione dei fenomeni evasivi dei tributi locali, ha concluso, ''va considerato che il loro presupposto d'imposta e' per lo piu' collegato al possesso o alla detenzione di immobili (Ici, oggi Imu, Tarsu), ovvero direttamente e inscindibilmente connesso ai tributi personali erariali (Addizionali Irpef, Irap per le regioni)''.
In particolare, per quanto riguarda l'evasione Iva, Giampaolino ha sottolineato che ''siamo maglia nera'' con Turchia e Messico. ''L'Italia - ha detto - presenta una delle peggiori performance (dietro Turchia e Messico), nell'analisi effettuata dall'Ocse tra i paesi che adottano la Vat''.
In merito alle tipologie dei fenomeni evasivi, ha spiegato, ''presentano molteplici e diffusi aspetti, di diversa natura e rilevanza, tra i quali i piu' diffusi nell'ambito delle attivita' indipendenti sono l'occultamento di ricavi e compensi e l'indebita deduzione di costi, con gravi conseguenze ai fini della determinazione delle basi imponibili delle imposte sul reddito, dell'Iva e dell'Irap.
Particolarmente diffuso risulta essere, per comprensibili ragioni, l'occultamento dei ricavi e compensi nei settori di attivita' che si rivolgono al consumatore finale, per i quali gli strumenti di controllo finora utilizzati, quali misuratore e ricevuta fiscale e studi di settore, non sembrano essere stati in grado di determinare significativi incrementi nella tax compliance. Risulta diffuso anche il ricorso allo schermo societario (c.d. societa' cartiere, esterovestizioni, ecc.), ed all'utilizzo fraudolento di fatture ed altri documenti falsi o per operazioni inesistenti.
Infine, frequenti sono gli occultamenti totali o parziali di canoni di locazione immobiliare''. Per quanto specificamente attiene alla dimensione dei fenomeni evasivi dei tributi locali, ha concluso, ''va considerato che il loro presupposto d'imposta e' per lo piu' collegato al possesso o alla detenzione di immobili (Ici, oggi Imu, Tarsu), ovvero direttamente e inscindibilmente connesso ai tributi personali erariali (Addizionali Irpef, Irap per le regioni)''.
In particolare, per quanto riguarda l'evasione Iva, Giampaolino ha sottolineato che ''siamo maglia nera'' con Turchia e Messico. ''L'Italia - ha detto - presenta una delle peggiori performance (dietro Turchia e Messico), nell'analisi effettuata dall'Ocse tra i paesi che adottano la Vat''.
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Economia