G8: Manganelli, è ora delle scuse

ROMA. ''Ora, di fronte al giudicato penale, e' chiaramente il momento delle scuse. Ai cittadini che hanno subito danni ed anche a quelli che, avendo fiducia nell'Istituzione-Polizia, l'hanno vista in difficolta' per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalita' ed efficienza''. A sostenerlo il Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, all'indomani della sentenza della Cassazione sul G8 di Genova.

Manganelli, pero', conferma di essere ''orgoglioso di essere il Capo di donne e uomini che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la democrazia di questo Paese, rispetto il giudicato della magistratura e il principio costituzionale della presunzione d'innocenza dell'imputato, fino a sentenza definitiva. Per questo, - aggiunge - l'istituzione che ho l'onore di dirigere ha sempre ritenuto fondamentale che venisse salvaguardato a tutti i poliziotti un normale percorso professionale, anche alla luce dei non pochi risultati operativi da loro raggiunti''.

Lo stesso Capo della Polizia, poi, ricorda che ''per migliorare il proprio operato, a tutela della collettivita', nell'ambito di un percorso di revisione critica e di aperto confronto con altre Istituzioni, da tempo avviato, la Polizia di Stato ha tra l'altro istituito la Scuola di Formazione per la Tutela dell'Ordine Pubblico al fine di meglio preparare il personale alla gestione di questi difficili compiti''. Una strada, quella della formazione, ''per assicurare a questo paese democrazia, serenita' e trasparenza dell'operato delle Forze dell'Ordine, garantendo il principio del quiete vivere dei cittadini''.