LECCE. Il vicesindaco di Lecce con delega alle Politiche Sociali, Carmen Tessitore – unitamente alla dirigente del settore Annamaria Perulli e alla responsabile area Immigrati de L’Istituzione per i Servizi Sociali, Maria Teresa Cuccovillo - ha incontrato questo pomeriggio nella sala giunta di Palazzo Carafa i rappresentanti delle comunità di stranieri presenti sul territorio, i rappresentanti dello Sportello socio-sanitario per l’immigrazione (Luca Cesano e Rossella Vaglio) e i mediatori della Provincia di Lecce, convocati per l’occasione, per affrontare le problematiche inerenti alle famiglie residenti in vico delle Giravolte che nei giorni scorsi hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto.
Il Comune di Lecce da tempo è alla ricerca di soluzioni condivise per risolvere questo scottante problema. Non a caso l’Assessorato alle Politiche Sociali è pronto ad attivare dei percorsi finalizzati all’individuazione di soluzioni praticabili e rispettose della dignità delle persone, percorsi concertati peraltro con le associazioni delle famiglie dei cittadini stranieri residenti in città .
La riunione odierna, la prima di una serie che avrà cadenza bimestrale, è servita a dare una risposta concreta all’emergenza abitativa dei residenti delle Giravolte ai quali è giunta un’ordinanza di sfratto.
Grazie alla Caritas Diocesana sarà possibile trasferire dieci cittadini stranieri in alloggi (prevista anche la colazione oltre al pernottamento) messi a disposizione dalla comunità Emmaus. Altri otto cittadini troveranno ospitalità in due appartamenti, ubicati nel territorio di Cavallino, individuati dall’associazione Integra presieduta da Klodiana Kuka.
Una volta risolto il problema emergenziale, il tavolo ha avviato una programmazione al fine di attivare tutte le risorse per pianificare e coordinare le attività legate alle esigenze delle comunità di immigrati presenti sul territorio leccese, a cominciare dal problema abitativo. In questo senso, avrà un ruolo centrale lo Sportello socio-sanitario per l’immigrazione al quale faranno riferimento anche i mediatori culturali della Provincia di Lecce.
“L’incontro – ha spiegato al termine dei lavori il vicesindaco Carmen Tessitore - si è svolto in un clima di grande familiarità e nell’ottica di un’effettiva integrazione sociale. Siamo riusciti a dare una risposta immediata ed efficace ai cittadini stranieri che risiedevano alle Giravolte, ma soprattutto abbiamo posto le basi per una programmazione seria. Si tratta di una concertazione che parte dal basso capace di coinvolgere a vario titolo istituzioni, associazioni, cittadini stranieri e cittadini leccesi. Un modo significativo per fare rete, per mettere realmente in pratica un welfare sussidiario a misura di famiglia”.
In questa direzione va l’iniziativa - lanciata dal vicesindaco Carmen Tessitore e che verrà realizzata in collaborazione con lo Sportello socio-sanitario per l’immigrazione, una volta ascoltati anche i suggerimenti dei rappresentanti degli immigrati - di puntare con decisione alla Lecce Sociale, che rientra nelle linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale. Primo step sarà l’installazione di pannelli informativi in varie lingue sulle attività sociali sul territorio leccese da affiancare alle informazioni sui beni artistici e culturali e sulle strutture ricettive presenti in città .
I pannelli saranno collocati nei punti di accesso alla città e nei vari punti strategici. Allo studio anche l’attivazione di un numero verde ad hoc che verrà pubblicizzato sulle stesse plance informative.
Il Comune di Lecce da tempo è alla ricerca di soluzioni condivise per risolvere questo scottante problema. Non a caso l’Assessorato alle Politiche Sociali è pronto ad attivare dei percorsi finalizzati all’individuazione di soluzioni praticabili e rispettose della dignità delle persone, percorsi concertati peraltro con le associazioni delle famiglie dei cittadini stranieri residenti in città .
La riunione odierna, la prima di una serie che avrà cadenza bimestrale, è servita a dare una risposta concreta all’emergenza abitativa dei residenti delle Giravolte ai quali è giunta un’ordinanza di sfratto.
Grazie alla Caritas Diocesana sarà possibile trasferire dieci cittadini stranieri in alloggi (prevista anche la colazione oltre al pernottamento) messi a disposizione dalla comunità Emmaus. Altri otto cittadini troveranno ospitalità in due appartamenti, ubicati nel territorio di Cavallino, individuati dall’associazione Integra presieduta da Klodiana Kuka.
Una volta risolto il problema emergenziale, il tavolo ha avviato una programmazione al fine di attivare tutte le risorse per pianificare e coordinare le attività legate alle esigenze delle comunità di immigrati presenti sul territorio leccese, a cominciare dal problema abitativo. In questo senso, avrà un ruolo centrale lo Sportello socio-sanitario per l’immigrazione al quale faranno riferimento anche i mediatori culturali della Provincia di Lecce.
“L’incontro – ha spiegato al termine dei lavori il vicesindaco Carmen Tessitore - si è svolto in un clima di grande familiarità e nell’ottica di un’effettiva integrazione sociale. Siamo riusciti a dare una risposta immediata ed efficace ai cittadini stranieri che risiedevano alle Giravolte, ma soprattutto abbiamo posto le basi per una programmazione seria. Si tratta di una concertazione che parte dal basso capace di coinvolgere a vario titolo istituzioni, associazioni, cittadini stranieri e cittadini leccesi. Un modo significativo per fare rete, per mettere realmente in pratica un welfare sussidiario a misura di famiglia”.
In questa direzione va l’iniziativa - lanciata dal vicesindaco Carmen Tessitore e che verrà realizzata in collaborazione con lo Sportello socio-sanitario per l’immigrazione, una volta ascoltati anche i suggerimenti dei rappresentanti degli immigrati - di puntare con decisione alla Lecce Sociale, che rientra nelle linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale. Primo step sarà l’installazione di pannelli informativi in varie lingue sulle attività sociali sul territorio leccese da affiancare alle informazioni sui beni artistici e culturali e sulle strutture ricettive presenti in città .
I pannelli saranno collocati nei punti di accesso alla città e nei vari punti strategici. Allo studio anche l’attivazione di un numero verde ad hoc che verrà pubblicizzato sulle stesse plance informative.