Gli effetti 'perversi' della spending review su scuole di Bari e Provincia: licenziati amministrativi e tecnici


BARI. Dopo gli effetti nefasti della L. 133/08, che ha drasticamente tagliato gli organici ATA della provincia di Bari negli ultimi tre anni, quest’anno sembrava che a pagare gli effetti del dimensionamento scolastico dovessero essere, sostanzialmente, i DSGA (Direttori dei servizi, i cui posti in organico di diritto, in provincia di Bari e Bat, passano da 337 a 255, con un esubero provinciale che sarà ridotto a 30 unità solo grazie alle utilizzazioni nelle scuole sottodimensionate).

E invece una nuova mannaia si abbatte ora anche su amministrativi e tecnici, i quali rischiano un vero e proprio licenziamento a fronte di rapporti di lavoro a volte più che decennali, con contratti a tempo determinato annualmente rinnovati.

Le novità contenute nel decreto sulla spending review- , attraverso il transito obbligatorio dei docenti dichiarati permanentemente inidonei (nella nostra provincia sono 250) nei profili degli ATA - se applicate così come sono, rischiano di azzerare completamente nella nostra provincia le assunzioni di tecnici e amministrativi dalle graduatorie provinciali. Un danno gravissimo alle centinaia di amministrativi (209 lavoratori) e tecnici (104 lavoratori) precari, competenti e qualificati, che in questi anni hanno retto le segreterie scolastiche, nonostante la profonda assenza di risorse e di organico.

Si tratta di una minaccia alla stabilità del reddito di lavoratori e famiglie che denunciamo con forza, che non può e non deve passare inosservata e che fin da ora deve far pensare ad interventi tesi ad arginare il più possibile il licenziamento di questi lavoratori (si pensi a quello in convenzione con il MIUR denominato “Diritti a scuola”).

Da parte nostra, metteremo a disposizione tutte le nostre energie e valuteremo con i nostri uffici legali eventuali strategie per difendere sia il personale inidoneo taglieggiato dal trasferimento coatto, sia i lavoratori ATA precari il cui rapporto di lavoro è messo seriamente a rischio; se la manovra non sarà modificata (sembra anzi se ne stia preparando una di ulteriori 6 miliardi, che avrà come effetto ulteriori tagli alla spesa sociale ed ai settori pubblici), risponderemo da subito con azioni di lotta e siamo pronti ad iniziative. Così in una nota il Segretario Provinciale FLC-CGIL Claudio Menga.

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