di Elena De Nora. Ieri, al Festival dei 2 mondi di Spoleto, ha debuttato Robert Wilson con la sua “Lulu” di Frank Vedekind su musica di Lou Reed. Il Teatro Nuovo era gremito di ospiti desiderosi di apprezzare il connubio fra il regista americano, l’autore austriaco, il musicista rock. Lo spettacolo ha superato sicuramente le loro aspettative. In una magia di giochi di luce, musica e splendide scene, essenziali ma nello stesso tempo ricche di significato, si consuma un dramma.
La protagonista, l’attrice Angela Winkler che nonostante i suoi 70 anni imprime purezza e vitalità alla sua Lulù, è una donna di scarsi principi morali che ha dovuto sopportare dall’età di 16 anni la convivenza con uomini, mariti e amanti, che esigevano solo prestazioni sessuali, ma senza forti sentimenti. I personaggi maschili infatti si dicono tutti innamorati de lei, ma ognuno trae vantaggio dalla relazione con questa donna che riesce a confortarli ed a trasferire allegria.
Il padre adottivo le chiede denaro, il medico che l’ha tolta dalla strada la costringe ad essere la sua amante, un acrobata la ricatta e gli altri la tormentano. Sempre presente nell’opera il binomio amore e morte. Lulù riesce a liberarsi dei suoi uomini solo con la loro morte, sempre causata dal suicidio. Infine rimane vittima del suo destino e viene uccisa mentre si dedica alla prostituzione.
L’opera, composta da Alban Berg tra il 1928 ed il 1935, si pone in contrasto con l’ipocrisia e la finta morale borghese e dà uno slancio verso la libertà senza condizionamenti dovuti ai pregiudizi ed alle regole sociali. L’interpretazione del regista americano e degli splendidi attori della Berliner Ensemble, la compagnia di teatro di Bertold Brecht, che ha già riportato un grande successo con l’Opera da tre soldi nel 2009 a Spoleto, ha stupito tutti.
I protagonisti, oltre che per la recitazione, sono stati apprezzati per i brani cantati con grande talento. Un particolare elogio va ai musicisti della piccola band che hanno eseguito con bravura e tempi perfetti le musiche di Lou Reed. Risultato finale: un capolavoro.
Il Teatro Nuovo ospita questa rappresentazione fino a sabato 7 luglio.