LECCE. No alla Regione Salento, sì a una super provincia con Lecce, Brindisi e Taranto e 2 milioni di abitanti, pronta a dividere in due la Regione, con la nascente Area metropolitana barese e puntare al riequilibrio di poteri e competenze: è questa l'idea bellicosa del Pd.
+ E Matera pensa alla Puglia
I democratici desiderano infatti aprire a un progetto più organico alla riforma governativa, che prevede per le nuove amministrazioni provinciali l’elezione di Presidente e Consiglio ad opera dei consiglieri comunali e l’abolizione della Giunta, facendone comunque un ente di secondo grado“. Dalla discussione è già nato un documento, consegnato all’assessore regionale Marida Dentamaro.
“Se daremo più competenza a questa provincia, che abbiamo già risanato sotto molti aspetti”, aveva dichiarato Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi e vice presidente dell’Unione Province Italiane, “io sarò sicuramente contento e soddisfatto di governarla ancora meglio. Se dovessero, chiaramente un domani, abolire la provincia di Brindisi, a quel punto credo sia giusta la Regione Salento”, trovando facilmente la sponda di Pagliaro.
Nel frattempo Paolo Pagliaro, Presidente di Movimento Regione Salento, continua a difendere la sua idea, la sua Stella Polare: “Noi abbiamo chiesto, invocato, scongiurato i nostri rappresentanti istituzionali, con in testa partiti e Parlamentari, Presidenti di Provincia e Sindaci: “SALVATE IL SALENTO”. Ma non ne sono stati capaci o, peggio, non hanno voluto…..L’Europa del Federalismo non sa che farsene di qualche Provincia in meno, ma chiede Regioni più omogenee e più prossime ai bisogni dei cittadini. È con l’equilibrio dei territori che si costruisce un’Italia più robusta. Si apra, finalmente, un dibattito sano e costruttivo tra le forze politiche, nell’interesse della gente e non nell’interesse di pochi eletti (e talvolta nemmeno eletti).Tuttavia, in tutto questo, il provvedimento governativo di revisione della spesa qualcosa di veramente buono lo ha fatto. Ha fatto capire che le cose possono cambiare, che le rivoluzioni si possono fare e possono cambiare anche i confini. Non ci sono santuari intoccabili. E non sarà invalicabile nemmeno quello della Puglia. La Regione Salento arriverà. E sarà una benedizione per le Province morte e per le Province malate”, afferma Pagliaro.
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I democratici desiderano infatti aprire a un progetto più organico alla riforma governativa, che prevede per le nuove amministrazioni provinciali l’elezione di Presidente e Consiglio ad opera dei consiglieri comunali e l’abolizione della Giunta, facendone comunque un ente di secondo grado“. Dalla discussione è già nato un documento, consegnato all’assessore regionale Marida Dentamaro.
“Se daremo più competenza a questa provincia, che abbiamo già risanato sotto molti aspetti”, aveva dichiarato Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi e vice presidente dell’Unione Province Italiane, “io sarò sicuramente contento e soddisfatto di governarla ancora meglio. Se dovessero, chiaramente un domani, abolire la provincia di Brindisi, a quel punto credo sia giusta la Regione Salento”, trovando facilmente la sponda di Pagliaro.
Nel frattempo Paolo Pagliaro, Presidente di Movimento Regione Salento, continua a difendere la sua idea, la sua Stella Polare: “Noi abbiamo chiesto, invocato, scongiurato i nostri rappresentanti istituzionali, con in testa partiti e Parlamentari, Presidenti di Provincia e Sindaci: “SALVATE IL SALENTO”. Ma non ne sono stati capaci o, peggio, non hanno voluto…..L’Europa del Federalismo non sa che farsene di qualche Provincia in meno, ma chiede Regioni più omogenee e più prossime ai bisogni dei cittadini. È con l’equilibrio dei territori che si costruisce un’Italia più robusta. Si apra, finalmente, un dibattito sano e costruttivo tra le forze politiche, nell’interesse della gente e non nell’interesse di pochi eletti (e talvolta nemmeno eletti).Tuttavia, in tutto questo, il provvedimento governativo di revisione della spesa qualcosa di veramente buono lo ha fatto. Ha fatto capire che le cose possono cambiare, che le rivoluzioni si possono fare e possono cambiare anche i confini. Non ci sono santuari intoccabili. E non sarà invalicabile nemmeno quello della Puglia. La Regione Salento arriverà. E sarà una benedizione per le Province morte e per le Province malate”, afferma Pagliaro.