ROMA. "La drammaticita' della vicenda impone di adottare in tempi rapidi misure che dovevano essere prese da tempo. L'ultima cosa da fare e' lanciarsi in critiche verso un'autorita' giudiziaria che ha confermato competenza, professionalita' e senso della misura; quando il procuratore della Repubblica di Taranto, dopo aver ricordato l'assenza di deduzioni tecniche da parte dei vertici dell'Ilva rispetto alle consulenze d'ufficio (il che rende sterile ogni protesta da parte della medesima azienda), precisa che saranno necessari molti giorni per spegnere l'impianto "a caldo", di fatto apre con cautela a interventi riparatori: se realizzati, o per lo meno prospettati quanto a realizzazione in tempi ragionevoli, essi potrebbero evitare il blocco della struttura". Lo sottolinea Alfredo Mantovano (Pdl).
"Piuttosto che confidare nel tribunale del riesame o dividersi in polemiche politiche delle quali non vi e' alcuna necessita', i giorni che sono a disposizione vanno adoperati per fornire garanzie adeguate in questa direzione: anzitutto dall'azienda, poi - se necessario - dai governi nazionale e regionale. La recente nomina di un pugliese, Bruno Ferrante, alla presidenza dell'Ilva, con esperienza - in quanto prefetto di importanti sedi - di mediazioni difficili, non puo' che favorire la complicata ricerca di una via d'uscita. I cui tempi vanno accelerati -conclude- oltre che per rendere compatibili ambiente e lavoro, anche per evitare che una questione cosi' incandescente sia terreno di reclutamento per frange antagonistiche".
"Piuttosto che confidare nel tribunale del riesame o dividersi in polemiche politiche delle quali non vi e' alcuna necessita', i giorni che sono a disposizione vanno adoperati per fornire garanzie adeguate in questa direzione: anzitutto dall'azienda, poi - se necessario - dai governi nazionale e regionale. La recente nomina di un pugliese, Bruno Ferrante, alla presidenza dell'Ilva, con esperienza - in quanto prefetto di importanti sedi - di mediazioni difficili, non puo' che favorire la complicata ricerca di una via d'uscita. I cui tempi vanno accelerati -conclude- oltre che per rendere compatibili ambiente e lavoro, anche per evitare che una questione cosi' incandescente sia terreno di reclutamento per frange antagonistiche".
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