Introna: l'Irpef in Puglia non cambierà. Difendere salute a lavoro a Taranto

BARI. “La Puglia non aumenterà le aliquote Irpef, la situazione delle famiglie è molto difficile e la Regione non vuole gravare sui pugliesi”. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, intervenendo in apertura della presentazione del volume dell’Ares sui benefici della dieta mediterranea.
Un emendamento al decreto sulla spending review in commissione bilancio del Senato consentirebbe, infatti, alle otto regioni in stabilizzazione finanziaria per il disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) di anticipare già al 2013 la maggiorazione dell'addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all'1,1%, stabilita per il 2014.
Nelle parole del presidente Introna, quindi, la rassicurazione che la Regione Puglia non farà ricorso alla facoltà di inasprire anticipatamente la leva fiscale.
Sul piano delle politiche per la salute – il libro pubblicato dall’Agenzia sanitaria regionale documenta la salubrità dei prodotti enogastronomici pugliesi – Introna ha sottolineato che “la Puglia punta a costruire un modello di sanità sempre più vicina ai cittadini ed alla comunità”.
Sempre a margine del convegno nell’Aula consiliare , il presidente del Consiglio ha commentato la vicenda Taranto. “L’area ionica è un cratere, si è aperta una voragine, si è verificato un terremoto sociale ed economico, i cui effetti potrebbero risentirsi per molto tempo e destano certamente preoccupazione sul futuro di questa città. Perché c’è una domanda di salute dell’ambiente che va riconosciuta e alla quale occorre dare risposte, non c’è dubbio, ma allo stesso tempo va difesa l’occupazione, rivendicata da decine di migliaia di lavoratori e dalle loro famiglie. Senza lavoro, si fa fatica ad immaginare un futuro per Taranto”.
Intanto lo scenario dei problemi si sta allargando, per un effetto domino, all’intera economia del Paese, come diversi ministri riconoscono con preoccupazione nelle dichiarazioni affidate alla stampa.
“In attesa di sviluppi, il presidente Vendola ed io sospenderemo le ferie – ha dichiarato Introna – e con soddisfazione posso ribadire l’analogo impegno di tutti i colleghi: per Taranto il Consiglio regionale sarà di fatto in seduta permanente, ad agosto”, come anticipava un documento ufficiale dell’Assemblea già prima che si conoscesse la decisione della magistratura.

Pronta la replica del centrodestra. "Giù le mani dalla tasche dei cittadini pugliesi, già supertartassati dal governo regionale. Soprattutto diciamo un no convinto all'ipotesi di un aumento dell'addizionale regionale Irpef per ripianare, anzi nel tentativo di ripianare un deficit sanitario nato e tuttora alimentato da anni di sprechi e cattiva gestione delle aziende sanitarie.
Com'è ormai tristemente noto, un emendamento al decreto legge spending review, approvato dalla commissione Bilancio del Senato, concede la possibilità ad otto Regioni sottoposte a piani di stabilizzazione finanziaria (e tra queste naturalmente la Puglia vendoliana del “va tutto bene”) di disporre, «con propria legge» l'anticipo al 2013 della maggiorazione dell'aliquota addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche, fissata per il 2014 dalla legge numero 68 del 2011. La norma dello scorso anno disponeva la possibilità di sbloccare, per quest'anno e per il prossimo, l'aliquota Irpef fino a un massimo dello 0,5%. Un ulteriore sblocco era previsto per il 2014 e consentiva di salire fino all'1,1%. Con l'emendamento approvato sará possibile anticipare di un anno l'incremento di 0,6 punti percentuali (differenza tra lo 0,5% e l'1,1%).
Siamo certi che il parlamentino locale che ha fatto proprio il motto del “tassa e governa” non si lascerà sfuggire quest'ennesima occasione, anche perchè in realtà si continua a brancolare nel buio in materie sanitarie con un piano di rientro che, mettendo a forte rischio il diritto alla tutela della salute, non ha convinto per niente i tecnici del Ministero.
Forse sarebbe il caso di cominciare a puntare sullo sviluppo, l'innovazione, sui servizi per ridistribuire ai pugliesi le somme che loro stessi hanno pagato sottoforma di tasse, invece di annuciare nuovi salassi per le tasche dei cittadini. E' questo che chiediamo alla giunta regionale e al presidente Vendola. Sottolineando come sia del tutto inaccettabile conservare l’attuale livello di tassazione sulle famiglie e sulle imprese, tanto più in presenza della stangata in atto a livello nazionale. Aumentare questa mannaia fiscale sarebbe un atto assolutamente irresponsabile".
Così il vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.

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