TARANTO. In Viale Virgilio a Taranto, sullo splendido lungomare, è finita questa bellissima 26° rievocazione storica della corsa motociclistica Milano Taranto 2012, partita il 1 luglio dall’Idroscalo di Milano per arrivare il 7 luglio a Taranto, dove c’è stata un’ultima tirata a ricordare il rombo che vide sfrecciare i migliori campioni del mondo, prima di passare sotto lo striscione d'arrivo del Palazzo del Governo.
Il primo sotto la bandiera a scacchi è stato Nino Castellani, il vincitore della categoria 75 cc nel 1952 con una Laverda ufficiale, a ricordare queste grandi glorie capaci di forti sacrifici per vincere, e con loro c’erano anche Ciraci Vito, Mino Vaccarelli e Remo Venturi, quest’ultimo 5 volte campione del mondo con la classe 125 cc, che è venuto qui da Spoleto per salutare gli amici, riaprendo il libro dei ricordi.
L’ultima tappa è partita da Matera nella tarda mattinata, e sotto un sole bruciante e un caldo da 40° la corsa s'è snodata tra Basilicata e Puglia, tra gli splendidi paesaggi della Murgia. Dopo Laterza la prima sosta è stata a Palagiano per il primo controllo orario della giornata, dando la possibilità di rinfrescarsi la gola con fette d'anguria gelate.
Passata Massafra a Martina Franca c'è stato il classico appuntamento con il buffet offerto dal Moto Club Valle D’Itria, e poi ancora verso Ceglie Messapica, che ha ospitato per la prima volta i concorrenti, grazie soprattutto a Nacci Giuseppe, dove i centauri sono stati accolti tra il calore dei cittadini, l’abbraccio del sindaco e pizzelle, focacce e rustici.
A Villa Castelli, come al solito la “festa”. L’ultimo kilometro del percorso che porta a Villa Castelli, Vito Ciraci, campione storico della Milano Taranto, l’ha fatto a manetta, spremendo tutti i cavalli del motore del suo 500 Falcone sport del 1953, provando ancora una volta l'ebbrezza del vento in faccia passando davanti la Chiesa, il Corso, il Ponte per arrivare in Piazza Ostilio, dove era l’arrivo, tra il delirio di un migliaio di appassionati.
All’ombra di piante secolari, nel piazzale della scuola elementare c’è stato il "benvenuto" al gruppone ormai cotto dal sole ed è stato dato dalle note della "pizzica" con un duo molto bravo, i “Pizzicati sottu lu pete” a proporre il ritmo della taranta che ha richiamato sul palco olandesi, austriaci e tedeschi, ed è stata subito festa. A solleticare il gusto dei centauri c’erano melanzane ripiene, peperoni sotto'olio, parmigiana, cipolle tritate, cicoria selvatica e purè di fave, polpette di pane e di carne. Poi tanta tanta anguria fresca.
Il nostro concittadino Vito Ciraci, che ha partecipato alle edizioni della storica gara nel 1953, 1955, oltre a 20 rievocazioni, ha fatto gli onori di casa e ha voluto premiare con una targa e un mazzo di fiori tutte le donne motocicliste impegnate nella maratona. Tanti applausi per le premiate e un velo di commozione per il grandissimo pilota sempre generoso e sorprendentemente umano e buono.
Ha voluto ribadire la sua felicità il presidente del Moto Club Ciraci, avvalorando la presenza di un campione molto noto come Remo Venturi, che forse molti non sanno, è stato un grande onore aver avuto nel nostro paese, Anche la presenza di Mino Vaccarelli, altro partecipante storico della Milano Taranto nel 1952-1953-1954-1955, grande amico di Vito Ciraci, ha dato altro lustro a questa grande manifestazione, che ha visto la partecipazione anche dei concittadini Ciro Urselli, Michele Miccoli, Angelo Cantoro.
In questa maratona motociclistica di sei giorni i 200 concorrenti partiti dall'Idroscalo di Milano, hanno percorso 1900 km girando tutta l’Italia.
Poi il gran finale: tutti in gruppo come una scolaresca in vacanza sino a Taranto. Dopo l'ultimo traguardo e le foto di rito, qualche lacrima a fatica nascosta dietro gli occhialoni da gara per l'avventura finita e l'arrivederci al prossimo anno. In serata la cena di gala ha fatto scendere definitivamente il sipario su questa edizione della Milano-Taranto. Nel cuore di tutti resteranno ricordi incancellabili.
Il primo sotto la bandiera a scacchi è stato Nino Castellani, il vincitore della categoria 75 cc nel 1952 con una Laverda ufficiale, a ricordare queste grandi glorie capaci di forti sacrifici per vincere, e con loro c’erano anche Ciraci Vito, Mino Vaccarelli e Remo Venturi, quest’ultimo 5 volte campione del mondo con la classe 125 cc, che è venuto qui da Spoleto per salutare gli amici, riaprendo il libro dei ricordi.
L’ultima tappa è partita da Matera nella tarda mattinata, e sotto un sole bruciante e un caldo da 40° la corsa s'è snodata tra Basilicata e Puglia, tra gli splendidi paesaggi della Murgia. Dopo Laterza la prima sosta è stata a Palagiano per il primo controllo orario della giornata, dando la possibilità di rinfrescarsi la gola con fette d'anguria gelate.
Passata Massafra a Martina Franca c'è stato il classico appuntamento con il buffet offerto dal Moto Club Valle D’Itria, e poi ancora verso Ceglie Messapica, che ha ospitato per la prima volta i concorrenti, grazie soprattutto a Nacci Giuseppe, dove i centauri sono stati accolti tra il calore dei cittadini, l’abbraccio del sindaco e pizzelle, focacce e rustici.
A Villa Castelli, come al solito la “festa”. L’ultimo kilometro del percorso che porta a Villa Castelli, Vito Ciraci, campione storico della Milano Taranto, l’ha fatto a manetta, spremendo tutti i cavalli del motore del suo 500 Falcone sport del 1953, provando ancora una volta l'ebbrezza del vento in faccia passando davanti la Chiesa, il Corso, il Ponte per arrivare in Piazza Ostilio, dove era l’arrivo, tra il delirio di un migliaio di appassionati.
All’ombra di piante secolari, nel piazzale della scuola elementare c’è stato il "benvenuto" al gruppone ormai cotto dal sole ed è stato dato dalle note della "pizzica" con un duo molto bravo, i “Pizzicati sottu lu pete” a proporre il ritmo della taranta che ha richiamato sul palco olandesi, austriaci e tedeschi, ed è stata subito festa. A solleticare il gusto dei centauri c’erano melanzane ripiene, peperoni sotto'olio, parmigiana, cipolle tritate, cicoria selvatica e purè di fave, polpette di pane e di carne. Poi tanta tanta anguria fresca.
Il nostro concittadino Vito Ciraci, che ha partecipato alle edizioni della storica gara nel 1953, 1955, oltre a 20 rievocazioni, ha fatto gli onori di casa e ha voluto premiare con una targa e un mazzo di fiori tutte le donne motocicliste impegnate nella maratona. Tanti applausi per le premiate e un velo di commozione per il grandissimo pilota sempre generoso e sorprendentemente umano e buono.
Ha voluto ribadire la sua felicità il presidente del Moto Club Ciraci, avvalorando la presenza di un campione molto noto come Remo Venturi, che forse molti non sanno, è stato un grande onore aver avuto nel nostro paese, Anche la presenza di Mino Vaccarelli, altro partecipante storico della Milano Taranto nel 1952-1953-1954-1955, grande amico di Vito Ciraci, ha dato altro lustro a questa grande manifestazione, che ha visto la partecipazione anche dei concittadini Ciro Urselli, Michele Miccoli, Angelo Cantoro.
In questa maratona motociclistica di sei giorni i 200 concorrenti partiti dall'Idroscalo di Milano, hanno percorso 1900 km girando tutta l’Italia.
Poi il gran finale: tutti in gruppo come una scolaresca in vacanza sino a Taranto. Dopo l'ultimo traguardo e le foto di rito, qualche lacrima a fatica nascosta dietro gli occhialoni da gara per l'avventura finita e l'arrivederci al prossimo anno. In serata la cena di gala ha fatto scendere definitivamente il sipario su questa edizione della Milano-Taranto. Nel cuore di tutti resteranno ricordi incancellabili.