Marina di Salve: uova di tartaruga tra gli ombrelloni
LECCE. Un piccolo miracolo sui lidi del Leccese. Le spiagge affollate del Salento sembrano non spaventare le tartarughe marine che, calato il sole, vanno a deporre le loro uova anche tra gli ombrelloni. E' accaduto qualche giorno fa a Pescoluse, Marina di Salve, nel Leccese, dove alcuni operatori ecologici hanno avvistato una caretta caretta che ritornava in mare dopo aver coperto di sabbia il nido a pochi passi dalle sdraio chiuse. Si tratta del primo avvistamento della stagione che ora dovra' essere adeguatamente verificato e analizzato.
Un'esperienza inattesa per i turisti che, al mattino, hanno visto delimitare un piccolo corridoio di spiaggia in attesa dei tecnici specializzati per la rilevazione e la messa in sicurezza delle uova. E i nidi in questa stagione dovrebbero moltiplicarsi: proprio tra luglio e agosto infatti la caretta caretta depone le uova in spiaggia: ogni femmina nasconde sotto circa 50 cm di sabbia dalle 80 alle 150 uova.
E a vigilare sui nidi in puglia personale formato ad hoc, che ogni mattina - in gruppi di 2 per piccoli segmenti di spiaggia - percorre l'intero tratto di costa tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, in cerca di tracce, come spiega all'Adnkronos Salute, Giacomo Marzano, biologo coordinatore di un progetto transfrontaliero sulle tartarughe marine Italia-Grecia, che prevede, tra l'altro, il monitoraggio dei nidi.
Un'esperienza inattesa per i turisti che, al mattino, hanno visto delimitare un piccolo corridoio di spiaggia in attesa dei tecnici specializzati per la rilevazione e la messa in sicurezza delle uova. E i nidi in questa stagione dovrebbero moltiplicarsi: proprio tra luglio e agosto infatti la caretta caretta depone le uova in spiaggia: ogni femmina nasconde sotto circa 50 cm di sabbia dalle 80 alle 150 uova.
E a vigilare sui nidi in puglia personale formato ad hoc, che ogni mattina - in gruppi di 2 per piccoli segmenti di spiaggia - percorre l'intero tratto di costa tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, in cerca di tracce, come spiega all'Adnkronos Salute, Giacomo Marzano, biologo coordinatore di un progetto transfrontaliero sulle tartarughe marine Italia-Grecia, che prevede, tra l'altro, il monitoraggio dei nidi.