"Monti non si faccia irretire da Pd e Udc"

ROMA. “E’ una rappresentazione forzata quella del Pdl diviso in falchi e colombe. Il nucleo essenziale che si raccoglie attorno ad Alfano è estremamente pragmatico: tiene conto dell’equilibrio politico attuale, dei suoi lati positivi e di quelli negativi, e quindi lavora non in una posizione pregiudizialmente subalterna a Monti, ma nemmeno pregiudizialmente ostile”. Così il capogruppo Pdl alla Camera dei deputati, Fabrizio Cicchitto, in un'intervista di oggi al Corriere della Sera.

"Fanno un pessimo servizio a Monti coloro come Casini e D’Alema che presentano il suo governo come una fase preparatoria di un futuro governo di centrosinistra: se le cose fossero veramente così, la conseguenza sarebbe che noi dovremmo togliere il disturbo. Quindi o Monti mantiene la sua identità di governo tecnico - afferma Cicchitto - o è evidente che il governo viene meno, non per problemi programmatici, ma per un dato politico tout court. Per quanto riguarda l’Italia i nodi a questo punto sono due.

Quello della spending review: è necessario che eviti l’aumento dell’Iva e che tagli la spesa pubblica, perché ora il governo Monti ha aumentato la pressione fiscale con conseguenze disastrose per quello che riguarda la crescita. Però la spending review deve accompagnarsi a un salto di qualità strategico che è quello dell’abbattimento del debito: è un nodo decisivo per il governo. Altrettanto decisiva, come dicevo all’inizio, è una gestione politica equilibrata nel senso che il governo Monti non è preparatorio di un governo di centrosinistra, perché nel momento in cui si dichiarasse questo si dichiarerebbe immediatamente la fine del governo".

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