Spending review: è subito scontro con i sindacati. Ecco le misure

ROMA. E' partito l'incontro tra governo ed enti pubblici sui tagli della spesa pubblica. "Per evitare che in ottobre novembre ci sia un aumento dell'Iva occorrono 4,2 miliardi" ha sottolineato il premier Mario Monti nell'incontro in corso a Palazzo Chigi. Si sono poi aggiunte due esigenze, avrebbe sottolineato, il tema degli esodati ed il terremoto che ha colpito il nostro Paese "rendendo la cifra di 4,2 miliardi molto piu' alta". "Non si tratta di una nuova manovra di finanza pubblica ma di un'operazione strutturale di spending review". Cosi' Monti, avrebbe inquadrato la spending review nell'incontro. "Bisogna eliminare gli sprechi, non ridurre i servizi". Monti avrebbe aggiunto anche che bisogna "contrapporsi ai tagli lineari, guardando cosa rappresenta una piu' alta priorita'".

+ Verso tagli su statali e sanità
+ Sì dall'Aula della Camera a primo dl

"NON E' NUOVA MANOVRA" - La spending review non e' una manovra di finanza pubblica, piuttosto una 'operazione strutturale' che serve a recuperare gli oltre i 4 miliardi necessari per evitare l'aumento dell'Iva a settembre. Mario Monti, al tavolo con enti locali e parti sociali a palazzo Chigi, ribadisce che il governo intende condurre un'operazione per evitare l'aumento dell'imposta e consegna agli interlocutori il piano del governo: taglio del 20% dei dirigenti della Pubblica amministrazione, del 10% dei dipendenti e di un altro 20% delle consulenze. L'intenzione dell'esecutivo, e'quello di 'eliminare gli sprechi e non ridurre i servizi', evitando 'tagli lineari guardando alle piu' alte priorita'', avrebbe detto Monti per rassicurare non solo le parti e gli enti locali, ma soprattutto i partiti della maggioranza che attendono di vedere la carte ma hanno gia' fissato i loro paletti.

GRILLI: ITALIA SORVEGLIATA SPECIALE - "L'Italia e' sorvegliata speciale nell'Eurozona", aggiunge il vice ministro del tesoro, Vittorio Grilli. L'operazione spending review, ha spiegato Monti, sara' divisa in tre fasi. La prima avviata la scorsa settimana con i tagli alla presidenza del Consiglio ed al Tesoro, la seconda con un decreto legge gia' probabilmente venerdi', la terza con un nuovo decreto per la riorganizzazione delle amministrazioni periferiche.

CAMUSSO: GOVERNO GETTA BENZINA SU SITUAZIONE DIFFICILE - I sindacati restano pero' sul 'chi vive': "E' evidente che se il governo pensa di procedere al taglio degli organici e alla riduzione dei servizi - ha detto il leader della Cgil Susanna Camusso - getta benzina su una situazione molto difficile". E se fossero confermati i tagli agli organici della P.a., la Cgil e' pronta allo sciopero.

ENTI LOCALI - Giudizio negativo anche dagli Enti locali: "Siamo disponibili a lavorare sui costi standard ma i tagli prospettati dal commissario Bondi sono estemporanei e parziali", ha detto il presidente dell'Anci Graziano Delrio al termine dell'incontro con il governo. "Il provvedimento - ha detto - e' impostato bene ma mancano i dettagli delle cifre negli ultimi anni i Comuni hanno subito tagli per circa 8 mld tra tagli delle manovre e Patto di stabilita'.

CONFINDUSTRIA - "Mi auguro che dalla spending review ci sia veramente la possibilita' di avere fondi disponibili per pagare i fornitori e anche per destinare quota parte di queste risorse agli investimenti che sono necessari", dice il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

Ieri giornata di vertici a Palazzo Chigi. Dopo giorni di incontri, trattative e colloqui i ministri hanno provanto a trovare la quadra in vista del Consiglio dei ministri di venerdi' che dovrebbe varare il provvedimento.
Il decreto dovrebbe essere diviso in due tranche: la prima da varare venerdi' appunto, del valore "di un po' piu'" di 4,2 miliardi e la seconda piu' corposa, che dovrebbe slittare tra agosto e settembre, come riferiscono fonti governative.

IL DOSSIER SULLA SANITA' - Sempre secondo quanto si apprende il ministro della Sanita' Renato Balduzzi avrebbe presentato un dossier per raggiungere il risparmio previsto, evitando tagli lineari che, secondo il ministero della Salute, avrebbero messo in ginocchio il servizio sanitario nazionale. A Palazzo Chigi si sono incontrati il premier Mario Monti, il commissario Enrico Bondi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Antonio Catricala', il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, quello della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, il vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli con al seguito lo staff del Tesoro, il ministro dello Sviluppo economico Corrado passera, il ministro della Salute Renato Balduzzi quello della Cooperazione Andrea Riccardi.

Obiettivo del governo e' trovare le risorse per evitare l'aumento dell'Iva in autunno e allo stesso tempo contenere l'ira dei sindacati per i tagli. Interrompendo la riunione per andare a presentare un libro, Riccardi proprio sull'incontro di domani con i sindacati ha affermato: "Ci aspettiamo molto. La linea seguita e' una linea giusta e corretta e spero sempre piu' condivisa. Spiegare e ascoltare e' il grande segreto".

Bisognera' vedere se il messaggio di apertura del governo sara' recipito dalle sigle domani mattina. Il segreario della Uil Luigi Angeletti ha detto di essere pronto a reagire ai paventati tagli dei dipendenti pubblici.


Dalla riduzione delle province allo stop ai concorsi per dirigenti pubblici fino al 2016, passando per il tetto ai buoni pasto e al limite delle spese per gli affitti per la pubblica amministrazione. Sono alcune delle misure contenute nella Spending Review messa a punto dal governo che l'Agi e' in brado di anticipare in esclusiva. Al via la riduzione e la razionalizzazione delle province.

All'articolo 1 della bozza si legge infatti che entro venti giorni dalla data di entrata in vigore del decreto "il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze e della pubblica amministrazione, delibera un'ipotesi di riordino delle province". La redistribuzione degli obiettivi del patto di stabilita' interno tra gli enti territoriali interessati "e' operata a invarianza del contributo complessivo".

SOSPESI CONCORSI P.A. FINO AL 2016
Sono sospesi i concorsi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale: nella bozza si legge infatti che sono sospese le modalita' di reclutamento "non oltre il 31 dicembre 2015". Al via il blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle Amministrazioni per l'utilizzo di immobili in locazione passiva. Il locatore ha facolta' di receder dal contratto "dandone comunicazione entro il 31 dicembre 2012 con lettera raccomandata. Il recesso ha effetto decorsi sei mesi dal ricevimento della comunicazione, salvo termine piu' breve concordato con l'Amministrazione locataria".

BLOCCO DEGLI STIPENDI DEI DIPENDENTI DELLE SOCIETA' PUBBLICHE
Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, lo stipendio dei dipendenti delle societa' pubbliche non potra' superare quello del 2011. Blocco delle tariffe fino al 31 dicembre 2013. La misura scatta dalla data di entrata in vigore del decreto, nel quale si legge che "e' sospesa l'efficacia delle norme statali che obbligano o autorizzano organi dello Stato o autorita' ad emanare atti aventi ad oggetto l'adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici".

RIDUZIONE PERMESSI SINDACALI DEL 10%
I permessi sindacali a partire da gennaio del 2013 saranno ridotti del 10%. "I contingenti dei distacchi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti ... sono ulteriormente ridotti del 10%. La riduzione e' effettuata a decorrere dal 1 gennaio 2013". Gli uffici pubblici resteranno chiusi nella settimana di ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno e gli statali saranno messi in ferie.

MENO ASSUNZIONI P.A. FINO AL 100% DAL 2016
Le spese del personale della p.a. vengono ridotte in questo modo: le "facolta' assunzionali" sono ridotte al 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e del 100% a decorrere dal 2016.

PER STATALI BUONO PASTO NON SUPERIORE A 7 EURO
I buoni pasto degli statali non potranno superare i 7 euro a partire dal 1 ottobre prossimo e impossibilita' per gli statali di monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. La disposizione si applica anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilita', dimissioni e pensionamento.

La violazione di queste disposizioni fa scattare automaticamente un'azione disciplinare ed amministrativa per il dirigente responsabile, oltre al recupero delle somme indebitamente erogate.

OSPEDALI, SARANNO TAGLIATI 30MILA POSTI LETTO
Circa 30mila posti letto in meno negli ospedali pubblici italiani, con un rapporto di 3,7 posti letto per mille abitanti contro gli attuali 4,2. Il testo prescrive che "le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano, entro il 30 novembre 2012, provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici".
In sostanza, i posti letto passeranno da 252mila a 222mila. Conseguentemente a tale riduzione, anche attraverso una verifica, sotto il profilo assistenziale e gestionale, della funzionalita' dei piccoli ospedali pubblici "e' promosso l'ulteriore passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno all'assistenza in regime ambulatoriale, favorendo l'assistenza residenziale e domiciliare".

200 MILIONI TAGLIATI ALL'UNIVERSITA' DAL 2013
Dal 2013 il fondo per il finanziamento ordinario delle universita' sara' ridotto di 200 milioni. In particolare, si legge nel documento, al fine di "ottimizzare l'allocazione delle risorse" e "migliorare la qualita'" delle attivita' formative dei dirigenti e dei funzionari pubblici garantendone l'eccellenza e l'interdisciplinarieta'" sono individuate "idonee forme di coordinamento tra le scuole pubbliche di formazione, gli istituti di formazione e le altre strutture competenti ed e' riformato il sistema di reclutamento e formazione dei dirigenti e dei funzionari pubblici anche mediante adeguati meccanismi di collegamento tra la formazione propedeutica all'ammissione ai concorsi e quella permanente".

ALLE REGIONI -700 MLN NEL 2012, -1 MLD DA 2013
Le risorse dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario sono ridotte di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni a decorrere dal 2013.

AUMENTO IVA CONGELATO NEL 2012
"Sospensione per l'anno 2012 dell'incremento dell'Iva e riduzione dell'incremento dell'Iva a decorrere dall'anno 2013".

Nella bozza si valuta anche l'eliminazione dell'ulteriore incremento di 0,5 punti dal 2014.

"SALVATI" 55.000 ESODATI IN PIU'
Vengono salvati ulteriori 55.000 lavoratori esodati rispetto ai 65 mila gia' interessati.