BARI. Direttori generali di aziende sanitarie ed universitarie, presidenti provinciali degli ordini dei medici sono stati gli interlocutori pomeridiani della terza sessione di audizioni calendarizzata dalla Commissione sanità in previsione del parere alla delibera di giunta regionale che ridisegna la mappa dei punti nascita ed avvia la seconda fase del piano di rientro, con l’ulteriore riorganizzazione della rete ospedaliera.
+ Palese: da conferenza sindaci solo critiche piante organiche Asl
Agli inviti recapitati dalla Commissione, senza alcuna eccezione, hanno risposto tutti i direttori generali, in molti dei casi assistiti anche da direttori amministrativi e sanitari.
Alla commissione sono stati forniti ragguagli in merito allo stato di attuazione dei programmi di razionalizzazione e riorganizzazione che ciascuna ASL ed Azienda universitaria ha concluso o sta attuando attraverso accorpamenti, trasferimenti di reparti, riconversioni in strutture socio-sanitarie dei presidi ospedalieri già dismessi o in procinto di esserlo.
In molti casi sono stati forniti elementi circa la situazione degli organici rideterminati dal licenziamento di medici, personale amministrativo ed infermieristico interessato da procedure di de-stabilizzazione.
“Non abbiamo convocato i direttori generali per saper se abbiano o meno condiviso le scelte operate dall’assessorato alla sanità relativamente alla riorganizzazione della rete regionale dei punti nascita o sulla razionalizzazione della rete ospedaliera pugliese in conseguenza dell’attuazione della “fase 2” del piano di rientro che comporterà il taglio di altre centinaia di posti letto nelle strutture pubbliche e private – ha affermato il presidente della Commissione sanità Dino Marino.
Il compito cui siamo stati chiamati è quello di acquisire il maggior numero di informazioni che ci permetta di fotografare chiaramente ed oggettivamente la situazione in ogni territorio, in modo da poter intervenire con eventuali correttivi nella direzione di una distribuzione quanto più equa possibile di tutti i servizi. Per questo – ha concluso Marino – il nostro lavoro non si esaurisce oggi, ma proseguirà con le altre audizioni già calendarizzate”.
+ Palese: da conferenza sindaci solo critiche piante organiche Asl
Agli inviti recapitati dalla Commissione, senza alcuna eccezione, hanno risposto tutti i direttori generali, in molti dei casi assistiti anche da direttori amministrativi e sanitari.
Alla commissione sono stati forniti ragguagli in merito allo stato di attuazione dei programmi di razionalizzazione e riorganizzazione che ciascuna ASL ed Azienda universitaria ha concluso o sta attuando attraverso accorpamenti, trasferimenti di reparti, riconversioni in strutture socio-sanitarie dei presidi ospedalieri già dismessi o in procinto di esserlo.
In molti casi sono stati forniti elementi circa la situazione degli organici rideterminati dal licenziamento di medici, personale amministrativo ed infermieristico interessato da procedure di de-stabilizzazione.
“Non abbiamo convocato i direttori generali per saper se abbiano o meno condiviso le scelte operate dall’assessorato alla sanità relativamente alla riorganizzazione della rete regionale dei punti nascita o sulla razionalizzazione della rete ospedaliera pugliese in conseguenza dell’attuazione della “fase 2” del piano di rientro che comporterà il taglio di altre centinaia di posti letto nelle strutture pubbliche e private – ha affermato il presidente della Commissione sanità Dino Marino.
Il compito cui siamo stati chiamati è quello di acquisire il maggior numero di informazioni che ci permetta di fotografare chiaramente ed oggettivamente la situazione in ogni territorio, in modo da poter intervenire con eventuali correttivi nella direzione di una distribuzione quanto più equa possibile di tutti i servizi. Per questo – ha concluso Marino – il nostro lavoro non si esaurisce oggi, ma proseguirà con le altre audizioni già calendarizzate”.
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