LECCE. “Lecce sarà una delle poche realtà in cui lo strumento del project financing troverà attuazione. A settembre dovrebbe iniziare l'attività di cantiere legata al progetto di piazza Schipa che procede normalmente, in maniera limpida e secondo i tempi tecnici. Stiamo aspettando la validazione di conformità al progetto da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, fase prevista per gli appalti superiori al milione di euro che riguarda il profilo strutturale e degli impianti e che verrà ultimata a brevissimo. Non appena otterremo gli esiti, il progetto definitivo verrà portato in giunta comunale e presumibilmente a settembre si potrà dare il via ai lavori.
Il dato più importante della questione è che la Soprintendenza, nonostante abbia impiegato tempi lunghi di accertamento con accurate verifiche, ha espresso il principio della non rilevanza di reperti archeologici nel sottosuolo, rilasciando parere favorevole in rispetto di specifiche prescrizioni relative alla tutela architettonica. Ciò significa che la realizzazione del progetto è una realtà .
Parliamo del recupero urbano di una grossa e centralissima zona della città grazie al quale riusciremo a ricucire una notevole ferita urbanistica che ha visto l'aerea per decenni desolatamente trasformata in uno spiazzo sterrato.
Un parcheggio su tre livelli per cinquecento posti auto, un'area commerciale, la ricollocazione della Tettoia Liberty e un centro commerciale/direzionale, potranno convivere con il recupero della nostra storia. E' proprio questa la nota distintiva. Il progetto vuole valorizzare i resti rinvenuti, mantenendo le strutture murarie della Chiesa riproponendo il disegno pavimentale dell'impianto planimetrico conventuale, proprio in coabitazione con i parcheggi e la struttura commerciale.
Il mio auspicio è quello di remare tutti uniti verso lo stesso obiettivo e ridare vita ad uno spazio urbano nel cuore della città con dei servizi utili a tutti”.
Il dato più importante della questione è che la Soprintendenza, nonostante abbia impiegato tempi lunghi di accertamento con accurate verifiche, ha espresso il principio della non rilevanza di reperti archeologici nel sottosuolo, rilasciando parere favorevole in rispetto di specifiche prescrizioni relative alla tutela architettonica. Ciò significa che la realizzazione del progetto è una realtà .
Parliamo del recupero urbano di una grossa e centralissima zona della città grazie al quale riusciremo a ricucire una notevole ferita urbanistica che ha visto l'aerea per decenni desolatamente trasformata in uno spiazzo sterrato.
Un parcheggio su tre livelli per cinquecento posti auto, un'area commerciale, la ricollocazione della Tettoia Liberty e un centro commerciale/direzionale, potranno convivere con il recupero della nostra storia. E' proprio questa la nota distintiva. Il progetto vuole valorizzare i resti rinvenuti, mantenendo le strutture murarie della Chiesa riproponendo il disegno pavimentale dell'impianto planimetrico conventuale, proprio in coabitazione con i parcheggi e la struttura commerciale.
Il mio auspicio è quello di remare tutti uniti verso lo stesso obiettivo e ridare vita ad uno spazio urbano nel cuore della città con dei servizi utili a tutti”.