TRANI. Lunedì 30 luglio sarà discusso in Senato il mega emendamento sul riordino delle Province in Italia. In vista del delicatissimo appuntamento, il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani e Vicepresidente dell’Upi Puglia, Francesco Ventola, ha scritto ai Senatori pugliesi per esortarli a chiedere e votare le pregiudiziale di incostituzionalità sul Decreto.
«Assieme a tutti gli altri componenti dell’Unione Province Italiane ed in virtù dell’incostituzionalità del provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri, abbiamo deciso di scrivere ai Senatori delle nostre Regioni per aprire ufficialmente la battaglia per la pregiudiziale di incostituzionalità - ha affermato Ventola -. E’ evidente, infatti, che ci ritroviamo davanti ad un Decreto totalmente anticostituzionale, che viola in particolar modo l’articolo 133 della Costituzione, togliendo di fatto autonomia ai Comuni sulla determinazione dei territori».
Citando testualmente l’articolo cui fa riferimento il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, si legge: “il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione. La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni”.
«Ho chiesto a tutti i Senatori eletti in Puglia - ha poi proseguito Ventola - che lunedì 30 luglio, non appena il mega emendamento arriverà in Aula a Palazzo Madama, chiedano e votino la pregiudiziale di incostituzionalità. In queste ore aumenta la consapevolezza che il taglio delle Province non avrà alcuna valenza di carattere economico: lo attestano anche autorevoli giornalisti ed economisti di fama internazionale, che ritengono che quello delle piccole Province, nel migliore dei casi, sia solo un segnale di tipo politico. Queste tesi non fanno che confermare ulteriormente l’incostituzionalità dell’art. 17, che prevede l’inserimento della soppressione delle Province in un provvedimento di spesa. Spesa sulla quale quel taglio non avrà alcun effetto. Mi auguro - ha poi concluso Ventola - che lunedì mattina i Senatori pugliesi accolgano favorevolmente questo nostro invito».
«Assieme a tutti gli altri componenti dell’Unione Province Italiane ed in virtù dell’incostituzionalità del provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri, abbiamo deciso di scrivere ai Senatori delle nostre Regioni per aprire ufficialmente la battaglia per la pregiudiziale di incostituzionalità - ha affermato Ventola -. E’ evidente, infatti, che ci ritroviamo davanti ad un Decreto totalmente anticostituzionale, che viola in particolar modo l’articolo 133 della Costituzione, togliendo di fatto autonomia ai Comuni sulla determinazione dei territori».
Citando testualmente l’articolo cui fa riferimento il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, si legge: “il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione. La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni”.
«Ho chiesto a tutti i Senatori eletti in Puglia - ha poi proseguito Ventola - che lunedì 30 luglio, non appena il mega emendamento arriverà in Aula a Palazzo Madama, chiedano e votino la pregiudiziale di incostituzionalità. In queste ore aumenta la consapevolezza che il taglio delle Province non avrà alcuna valenza di carattere economico: lo attestano anche autorevoli giornalisti ed economisti di fama internazionale, che ritengono che quello delle piccole Province, nel migliore dei casi, sia solo un segnale di tipo politico. Queste tesi non fanno che confermare ulteriormente l’incostituzionalità dell’art. 17, che prevede l’inserimento della soppressione delle Province in un provvedimento di spesa. Spesa sulla quale quel taglio non avrà alcun effetto. Mi auguro - ha poi concluso Ventola - che lunedì mattina i Senatori pugliesi accolgano favorevolmente questo nostro invito».