Questa sera ad Ostuni Veronica Pivetti per 'Un'emozione chiamata libro'

OSTUNI (BR). Prosegue nella Città Bianca la kermesse letteraria "Un'emozione chiamata libro". Ospite del sesto appuntamento, che si terrà questa sera a partire dalle ore 21 nel Chiostro di Palazzo San Francesco, sarà l'attrice, ed anche scrittrice, Veronica Pivetti che presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Ho smesso di piangere”, edito dalla Mondadori, e dialogherà con la giornalista Anna Maria Mori, con il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella e con il pubblico presente. Per quanto riguarda il suo libro, l'attrice affronta con serietà, ed anche un pizzico di ironia, il problema della depressione la quale non si può né raccontare né descrivere. E' invisibile. Non è uguale per tutti. Ma per tutti è un male profondo e assoluto. E va affrontata. Anche per questo Veronica Pivetti ha deciso di condividere con tutti, il suo pubblico, il suo “momento buio”. E lo fa con disarmante sincerità, senza censurare i momenti dolorosi che però riescono anche a diventare involontariamente comici. “La sua tiroide è malata, non funziona più”, si è sentita dire nel 2002. E da quel momento, complici alcuni medicinali sbagliati, la depressione, da cui Veronica è riuscita a riemergere solo sei anni dopo, nel 2008. E' tutto questo che racconta in questo libro semplice e vero, ironico e intelligente, diviso per capitoli: Capitolo medici, capitolo igiene personale, capitolo amicizie, capitolo animali, capitolo medicinali. Per quel che riguarda, infine, Veronica Pivetti, debutta giovanissima come doppiatrice. Quando approda al cinema, nel film “Viaggi di nozze” di Carlo Verdone, è il 1994 ela sorella Irene viene eletta Presidente della Camera dei Deputati. Nel 1998 Veronica è con Raimondo Vianello alla conduzione del festival di Sanremo.Nel 1999 è nella fiction televisiva “Commesse”. Tra il 2003 e il 2005 succede a Stefania Sandrelli accanto a Gigi Proietti nel “Maresciallo Rocca”. Di recente è subentrata a Neri Marcorè nella conduzione del programma di Rai3 “Per un pugno di libri”.

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