San Severo: Operazione Domino, scoperti quattro sanseveresi che gestivano lo spaccio in città

SAN SEVERO(FG): Diversi carichi settimanali di droga che veniva immessa sul mercato sanseverese per un giro di affari stimato di circa 600 mila euro. Circa 4mila episodi si spaccio, 3.994 capi di imputazione e quattro gruppi collegati tra loro che gestiva il traffico di sostanza stupefacente nel territorio. Sono i dati dell'operazione Domino che ha portato nella nottata, i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia ad eseguire l'ordinanza di applicazione di misura coercitiva nei confronti di 20 persone, con l'intervento del personale G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Bari che ha sequestrato beni mobili ed immobili nei confronti di 4 indagati. Secondo la ricostruzione dei militari l'affare droga era seguito da quattro gruppi di cui uno si occupava principalmente di importare l’eroina tramite il canale albanese; un altro aveva il compito di commercializzare tramite un’articolata rete di spacciatori significativi quantitativi di stupefacente acquistati sulle piazze di San Severo, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis. Gli altri due gruppi operavano nel quartiere “Luisa Fantasia” occupandosi dello spaccio di eroina ma anche di altre sostanze stupefacenti come cocaina e hashish. Gli indagati utilizzavano in comproprietà alcune utenze telefoniche e avevano messo a punto un sofisticato sistema di comunicazione. Quasi tutti utilizzavano pressoché costantemente un linguaggio che cercasse di mantenere nascoste l’identità delle persone che dialogavano e l’oggetto reale delle conversazioni attraverso un vero e proprio codice convenzionale. Per indicare lo stupefacente, si spaziava in vari campi: da quello alimentare (caffè, ristorante, mangiare), a quello lavorativo (documenti, pratica, fattura, cartella, operaio) a quello automobilistico (macchine, benzina, nafta). Le attività di spaccio poste in essere dagli indagati presentano caratteristiche simili che presuppongono un comune metodo operativo che era conosciuto anche dagli acquirenti, i quali adeguavano le proprie condotte e gli strumenti di comunicazione a tale metodo. Dalle indagini è emerso anche che c'era una rete di sostegno di natura economica e di assistenza che il sodalizio ha garantito alle famiglie dei sodali che si sono venuti a trovare in condizioni di necessità e difficoltà, a causa dell’arresto di uno dei componenti dell’organizzazione. Nel corso delle indagini preliminari 14 persone sono state arrestate in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti e 54 sono state denunciate in stato di libertà per i medesimi reati. Sono stati sequestrati 6 Kg di eroina; 163 dosi di eroina (59 gr) e 11 dosi di cocaina (4,8 gr) con un titolo di principio attivo per l’eroina da 9% a 13,4% per la cocaina da 61% a 72%. L’indagine ha, altresì, documentato collegamenti con organizzazioni dedite allo spaccio di eroina operanti nelle province di Brindisi, Taranto, Potenza, Cosenza, Campobasso e Pescara.

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