BARI. “L’ultima legge di sanatoria per il personale sanitario ha previsto esclusivamente la tutela dei professionisti in servizio soprattutto a Bari e Lecce avendo assunto a fondamento della norma i contratti di stabilizzazione avviati dai Direttori Sanitari. Prima dell’approvazione della legge l’intera delegazione dei Consiglieri Regionali della Provincia di Foggia ha richiesto ed ottenuto la sospensione del Consiglio. Dopo un approfondito dibattito con l’assessore Attolini si convenne che la soluzione era possibile, tanto che lo stesso lo dichiarò pubblicamente prima del voto del Consiglio. La rappresentanza dei consiglieri di Foggia, pur consapevole della possibile incostituzionalità della legg,e per mero senso di responsabilità l’ha votata per salvaguardare l’occupazione di 250 professionisti”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo de La Puglia Prima di Tutto in Consiglio Regionale, Francesco Damone.
“Sulla scorta delle assicurazioni dell’assessore Attolini - continua Damone - il direttore generale Manfrini ha proposto alla Regione la richiesta di assunzione di 46 unità che l’azienda ha assoluta ed urgente necessità di chiamare in servizio, pena l’interruzione di pubblico servizio in un periodo nel quale l’intera Capitanata registra una presenza turistica marina, montana e religiosa notevolissima. La Regione però ha risposto picche e nulla è stato fatto.
Siamo fermamente convinti che per garantire credibilità all’azione politica ma anche all’Istituzione, se un assessore rassicura pubblicamente e formalmente il Consiglio sul fatto che la situazione sarebbe stata risolta, poi non può non essere consequenziale. Noi siamo stati coerenti e, fidandoci delle sue rassicurazioni, abbiamo votato quella Legge nonostante le nostre perplessità. L’assessore Attolini, invece non ha mantenuto l’impegno.
Invitiamo quindi il Presidente Vendola a sollecitare l’assessore a mantenere l’impegno non solo per dare certezze ai professionisti interessati e ai cittadini foggiani, ma anche per restituire credibilità alla politica. Comunque la nostra battaglia continuerà in tutte le sedi perché non possiamo essere traditi dopo aver consegnato 7 milioni di euro di risparmi della nostra ASL di Foggia alle AA.SS.LL. di Bari e Lecce. Sarebbe un tradimento insopportabile!
Invito il Presidente della III Commissione Dino Marino e tutti gli altri colleghi a protestare per la salvaguardia della salute dei cittadini pugliesi e dei numerosissimi turisti che soggiorneranno nelle località marine e montane della Capitanata”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo de La Puglia Prima di Tutto in Consiglio Regionale, Francesco Damone.
“Sulla scorta delle assicurazioni dell’assessore Attolini - continua Damone - il direttore generale Manfrini ha proposto alla Regione la richiesta di assunzione di 46 unità che l’azienda ha assoluta ed urgente necessità di chiamare in servizio, pena l’interruzione di pubblico servizio in un periodo nel quale l’intera Capitanata registra una presenza turistica marina, montana e religiosa notevolissima. La Regione però ha risposto picche e nulla è stato fatto.
Siamo fermamente convinti che per garantire credibilità all’azione politica ma anche all’Istituzione, se un assessore rassicura pubblicamente e formalmente il Consiglio sul fatto che la situazione sarebbe stata risolta, poi non può non essere consequenziale. Noi siamo stati coerenti e, fidandoci delle sue rassicurazioni, abbiamo votato quella Legge nonostante le nostre perplessità. L’assessore Attolini, invece non ha mantenuto l’impegno.
Invitiamo quindi il Presidente Vendola a sollecitare l’assessore a mantenere l’impegno non solo per dare certezze ai professionisti interessati e ai cittadini foggiani, ma anche per restituire credibilità alla politica. Comunque la nostra battaglia continuerà in tutte le sedi perché non possiamo essere traditi dopo aver consegnato 7 milioni di euro di risparmi della nostra ASL di Foggia alle AA.SS.LL. di Bari e Lecce. Sarebbe un tradimento insopportabile!
Invito il Presidente della III Commissione Dino Marino e tutti gli altri colleghi a protestare per la salvaguardia della salute dei cittadini pugliesi e dei numerosissimi turisti che soggiorneranno nelle località marine e montane della Capitanata”.