ROMA. Viola la Costituzione la norma sui ticket sanitari, previsti a partire dal 2014, introdotta con la manovra varata nel luglio dello scorso anno. Lo ha sancito la Consulta, nella sentenza n.187 depositata ieri. La Corte ha dichiarato fondato un punto del ricorso presentato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, secondo il quale la norma impugnata (articolo 17 del decreto legge 98/2011) viola la Costituzione perche' le misure di contenimento della spesa sanitaria sarebbero "espressione di principi fondamentali nelle materie di coordinamento della finanza pubblica e delle tutela della salute, ambiti di competenza concorrente in cui sarebbe preclusa allo Stato l'emanazione di atti regolamentari".
"Le misure di compartecipazione ai costi dell'assistenza farmaceutica - si legge nella sentenza - attengono sia ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, la cui determinazione e' riservata alla potesta' legislativa esclusiva statale, sia al coordinamento della finanza pubblica e alla tutela della salute, oggetto della potesta' legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni".
"Le misure di compartecipazione ai costi dell'assistenza farmaceutica - si legge nella sentenza - attengono sia ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, la cui determinazione e' riservata alla potesta' legislativa esclusiva statale, sia al coordinamento della finanza pubblica e alla tutela della salute, oggetto della potesta' legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni".
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