Sanità: Decaro, Piano di rientro puo' essere un'opportunità
BARI. “La visione del Piano di rientro come una opportunità per ammodernare l’offerta sanitaria pugliese, riducendo i ricoveri inappropriati e migliorando l'assistenza e i servizi sanitari nei territori, è confermata dai dati diffusi oggi dall'assessore Attolini”. Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, commentando “l’aumento del 20 per cento, dal 2010 al 2012, del monte ore dedicato alla specialistica ambulatoriale nei territori, che ha consentito alla Puglia di passare da 17.545 ore a 21.108 ore di servizi erogati ai cittadini direttamente sui loro territori di riferimento”.
“I picchi maggiori - precisa Decaro - si sono registrati proprio nelle zone interessate dalla prima fase del riordino e della riconversione ospedaliera, cioè nelle provincie della Bat (più 54% con un monte ore complessivo che passa da 987 a 1.516) e di Taranto (più 38% per un passaggio da 2.688 ore nel 2010 a 3.701 ore nel 2012)”.
“Quando parliamo di riconvertire ospedali - spiega Decaro - intendiamo migliorare l'offerta di salute direttamente nei territori, riducendo il numero dei ricoveri inappropriati che fanno soltanto aumentare i costi per i cittadini”.
“Per avere una idea precisa - ricorda Decaro riportando i dati dell’assessore alla Sanità Ettore Attolini - nel 2010 i circa 195.000 ricoveri per acuti avrebbero potuto essere trattati con forme assistenziali differenti dal ricovero, e ben 139.000 avrebbero potuto usufruire di prestazioni ambulatoriali senza il ricorso al posto letto. Mentre il tasso di ospedalizzazione pugliese per ricoveri acuti, di 199 ogni 1.000 abitanti, sarebbe sceso a 158 se fossero state utilizzate le altre forme di assistenza, più appropriate e funzionali rispetto alla ospedalizzazione”.
“I picchi maggiori - precisa Decaro - si sono registrati proprio nelle zone interessate dalla prima fase del riordino e della riconversione ospedaliera, cioè nelle provincie della Bat (più 54% con un monte ore complessivo che passa da 987 a 1.516) e di Taranto (più 38% per un passaggio da 2.688 ore nel 2010 a 3.701 ore nel 2012)”.
“Quando parliamo di riconvertire ospedali - spiega Decaro - intendiamo migliorare l'offerta di salute direttamente nei territori, riducendo il numero dei ricoveri inappropriati che fanno soltanto aumentare i costi per i cittadini”.
“Per avere una idea precisa - ricorda Decaro riportando i dati dell’assessore alla Sanità Ettore Attolini - nel 2010 i circa 195.000 ricoveri per acuti avrebbero potuto essere trattati con forme assistenziali differenti dal ricovero, e ben 139.000 avrebbero potuto usufruire di prestazioni ambulatoriali senza il ricorso al posto letto. Mentre il tasso di ospedalizzazione pugliese per ricoveri acuti, di 199 ogni 1.000 abitanti, sarebbe sceso a 158 se fossero state utilizzate le altre forme di assistenza, più appropriate e funzionali rispetto alla ospedalizzazione”.
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Politica