BARI. “Le liberalizzazioni in sanità dovevano produrre più efficienza e più servizi alla comunità, nonché più competizione professionale e nuove prospettive occupazionali. Di fatto rischia di accadere l'esatto opposto con l'impoverimento progressivo del settore. Se si sommano gli effetti negativi della legge sulle liberalizzazioni a quelli devastanti che derivano dalla spending review c'è chi avrà motivo di esultare per aver portato al fallimento l'intera filiera farmaceutica che vede nell'industria e nella rete socio-assistenziale territoriale garantita dalle farmacie due importanti pilastri della nostra sanità.
I tagli alla spesa che dovrebbero riguardare sprechi, sperperi e centri di corruzione ancora una volta si concentrano sul comparto farmaceutico a cui, nonostante sia ridotto già allo stremo, viene richiesto di sopportare il peso del 40% dei tagli rispetto al 15% della spesa complessiva. Ora tentiamo, di intesa con la Regione Puglia, di salvare il salvabile affinché le nuove farmacie siano ubicate là dove servono ai cittadini e perché le procedure concorsuali rispettino i diritti e i principi di merito e di equità con un'attenzione particolare ai giovani”.
Lo ha dichiarato stamane il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama e presidente dell’Ordine interprovinciale dei Famacisti di Bari e Bat, nell’ambito del convegno promosso dallo stesso Ordine dal tema “Revisione della pianta organica e concorso a sedi farmaceutiche” cui sono intervenuti anche l’assessore regionale alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, il direttore Area Politiche per la salute della Regione Puglia, Vincenzo Pomo, il direttore generale Fofi Antonio Mastroianni, l’avvocato amministrativista Tommaso Di Gioia, il delegato Fofi Puglia Domenico Di Tolla, la dirigente Ufficio Politiche del Farmaco, Mariangela Lomastro, il dirigente Servizio Programmazione Assistenza territoriale e prevenzione, Fulvio Longo e il presidente della Consulta regionale Ordine dei Farmacisti, Giuseppe Morea.
“Quella delle liberalizzazioni nell'ambito farmaceutico voleva essere una legge di riforma del settore, ma di fatto è una occasione perduta che scontenta tutti”, ha spiegato d’Ambrosio Lettieri, “e rischia di diventare una destrutturazione del comparto appesantito da sussulto interpretativi e applicativi in ambito locale a causa di una prosa legislativa lacunosa e inadeguata. Infatti, è annunciato come imminente, dal ministero della Salute, un provvedimento di correzione per evitare che le procedure di revisione della pianta organica delle farmacie e quelle concorsuali rischino di essere affossate da una valanga di ricorsi. Su questi presupposti e con queste motivazioni, ancora una volta e in ambito regionale abbiamo garantito leale collaborazione in un corretto rapporto di sinergie istituzionali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Attolini che ha sottolineato come “il bando già avviato sia stato sospeso per rispondere all’esigenza di allestire un nuovo concorso i cui termini fossero adeguati alla nuova normativa, essendosi il Governo accorto di dover correggere alcune criticità della legge 27. La vecchia graduatoria è stata utilizzata in parte per assegnare 17 farmacie e sempre da questa saranno attinti i nuovi assegnatari solo in relazione ad alcune rinunce sopravvenute”.
Saranno 188 in tutto le nuove farmacie in Puglia, in base al quorum stabilito dalla legge pari a 3500 abitanti. Attualmente la regione conta su 1100 farmacie.
I tagli alla spesa che dovrebbero riguardare sprechi, sperperi e centri di corruzione ancora una volta si concentrano sul comparto farmaceutico a cui, nonostante sia ridotto già allo stremo, viene richiesto di sopportare il peso del 40% dei tagli rispetto al 15% della spesa complessiva. Ora tentiamo, di intesa con la Regione Puglia, di salvare il salvabile affinché le nuove farmacie siano ubicate là dove servono ai cittadini e perché le procedure concorsuali rispettino i diritti e i principi di merito e di equità con un'attenzione particolare ai giovani”.
Lo ha dichiarato stamane il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama e presidente dell’Ordine interprovinciale dei Famacisti di Bari e Bat, nell’ambito del convegno promosso dallo stesso Ordine dal tema “Revisione della pianta organica e concorso a sedi farmaceutiche” cui sono intervenuti anche l’assessore regionale alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, il direttore Area Politiche per la salute della Regione Puglia, Vincenzo Pomo, il direttore generale Fofi Antonio Mastroianni, l’avvocato amministrativista Tommaso Di Gioia, il delegato Fofi Puglia Domenico Di Tolla, la dirigente Ufficio Politiche del Farmaco, Mariangela Lomastro, il dirigente Servizio Programmazione Assistenza territoriale e prevenzione, Fulvio Longo e il presidente della Consulta regionale Ordine dei Farmacisti, Giuseppe Morea.
“Quella delle liberalizzazioni nell'ambito farmaceutico voleva essere una legge di riforma del settore, ma di fatto è una occasione perduta che scontenta tutti”, ha spiegato d’Ambrosio Lettieri, “e rischia di diventare una destrutturazione del comparto appesantito da sussulto interpretativi e applicativi in ambito locale a causa di una prosa legislativa lacunosa e inadeguata. Infatti, è annunciato come imminente, dal ministero della Salute, un provvedimento di correzione per evitare che le procedure di revisione della pianta organica delle farmacie e quelle concorsuali rischino di essere affossate da una valanga di ricorsi. Su questi presupposti e con queste motivazioni, ancora una volta e in ambito regionale abbiamo garantito leale collaborazione in un corretto rapporto di sinergie istituzionali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Attolini che ha sottolineato come “il bando già avviato sia stato sospeso per rispondere all’esigenza di allestire un nuovo concorso i cui termini fossero adeguati alla nuova normativa, essendosi il Governo accorto di dover correggere alcune criticità della legge 27. La vecchia graduatoria è stata utilizzata in parte per assegnare 17 farmacie e sempre da questa saranno attinti i nuovi assegnatari solo in relazione ad alcune rinunce sopravvenute”.
Saranno 188 in tutto le nuove farmacie in Puglia, in base al quorum stabilito dalla legge pari a 3500 abitanti. Attualmente la regione conta su 1100 farmacie.