BARI. “L’annunzio trionfalistico del Governo Regionale di un imminente Concorso per l’assunzione di 200 nuovi funzionari (che nella prossima campagna elettorale sostituirà le internalizzazioni e le stabilizzazioni –oltre che i Concorsi già avviati ma mai terminati- della precedente), prescinde totalmente dalla pur doverosa constatazione dell’altrettanto imminente soppressione di molte Province, tra cui probabilmente anche 3 pugliesi, il cui personale non potrà non essere trasferito ad altro che alla Regione, visti anche i blocchi in atto per i Comuni". Così il Consigliere Regionale PDL Nino Marmo, Vice-Presidente del Consiglio Regionale.
"E’ il caso, con questi chiari di luna - prosegue Marmo - e con i nuovi tagli di trasferimenti in arrivo anche per le Regioni, di appesantire ulteriormente una Regione che peraltro continua ad avere un modello organizzativo scientificamente pensato e attuato? Non si potrebbero invece perseguire, ai fini di una reale efficacia dei servizi, snellimenti radicali delle procedure amministrative, riduzioni rilevanti dei passaggi che anche la pratica più scontata oggi subisce, e una digitalizzazione a tappeto, riferita anche alle pratiche degli anni passati, che spesso sono introvabili, con spreco di tempi e di risorse preziose?
Suggerirei pertanto, prima di indire nuovi Concorsi, di attendere il destino delle province, e di tenere d’occhio -ma Vendola certamente lo fa, attento com’è più ai “movimenti” politici che ai suoi doveri di governo- quel che sta accadendo in Grecia ed in Spagna, temendo che possa accadere anche in Italia, laddove anche i pesanti tagli al pubblico impiego, in termini sia di risorse umane che di retribuzioni, stanno determinando rivolte sociali in cui diseredati ed antagonisti d’ogni tipo si uniscano in una sola, disperata lotta. A meno che Vendola non immagini di svolgere, anche in questo caso, le solite due parti in commedia: tagliando con la mano del governo stipendi e tredicesime e sponsorizzando con quelle della lotta la rivolta delle sue stesse vittime.
Certo è che non è questo, anche e soprattutto per una Puglia che in queste settimane si sta vedendo chiudere gli Ospedali e paga tasse esorbitanti, il momento per aumentare più o meno a casaccio gli organici, ma piuttosto per tagliare sprechi come quelli che continuano a dilagare nella stessa Presidenza e nella Comunicazione.
Non è tempo per dar vita ad un nuovo caso-Sanità, laddove agli sperperi senza pudore sono dovuti seguire “lacrime e sangue”, conclude il consigliere regionale Pdl.
"E’ il caso, con questi chiari di luna - prosegue Marmo - e con i nuovi tagli di trasferimenti in arrivo anche per le Regioni, di appesantire ulteriormente una Regione che peraltro continua ad avere un modello organizzativo scientificamente pensato e attuato? Non si potrebbero invece perseguire, ai fini di una reale efficacia dei servizi, snellimenti radicali delle procedure amministrative, riduzioni rilevanti dei passaggi che anche la pratica più scontata oggi subisce, e una digitalizzazione a tappeto, riferita anche alle pratiche degli anni passati, che spesso sono introvabili, con spreco di tempi e di risorse preziose?
Suggerirei pertanto, prima di indire nuovi Concorsi, di attendere il destino delle province, e di tenere d’occhio -ma Vendola certamente lo fa, attento com’è più ai “movimenti” politici che ai suoi doveri di governo- quel che sta accadendo in Grecia ed in Spagna, temendo che possa accadere anche in Italia, laddove anche i pesanti tagli al pubblico impiego, in termini sia di risorse umane che di retribuzioni, stanno determinando rivolte sociali in cui diseredati ed antagonisti d’ogni tipo si uniscano in una sola, disperata lotta. A meno che Vendola non immagini di svolgere, anche in questo caso, le solite due parti in commedia: tagliando con la mano del governo stipendi e tredicesime e sponsorizzando con quelle della lotta la rivolta delle sue stesse vittime.
Certo è che non è questo, anche e soprattutto per una Puglia che in queste settimane si sta vedendo chiudere gli Ospedali e paga tasse esorbitanti, il momento per aumentare più o meno a casaccio gli organici, ma piuttosto per tagliare sprechi come quelli che continuano a dilagare nella stessa Presidenza e nella Comunicazione.
Non è tempo per dar vita ad un nuovo caso-Sanità, laddove agli sperperi senza pudore sono dovuti seguire “lacrime e sangue”, conclude il consigliere regionale Pdl.
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