Sanità: "Vendola individua le responsabilità altrui ignorando le sue"


BARI. "C'era da aspettarselo, Nichi Vendola, dopo essersela presa con il governo Berlusconi e con la gestione Fitto, ora sposta la sua attenzione su Mario Monti accusandolo di essere la causa dell'ulteriore aggravarsi dello stato, ormai agonizzante, della sanità pugliese". Commenta così il consigliere regionale PdL Gianfranco Chiarelli le ultime esternazioni di Nichi Vendola a riguardo della sanità pugliese.

"Per Vendola, che ha sostituito già due volte l'assessore alla sanità, e non certo per ragioni tecniche, tutte le responsabilità sono sempre degli altri, ed in particolare dei governi di centrodestra, come se la sinistra negli ultimi anni non si sia alternata al governo del Paese, o come se alla guida della regione Puglia non ci fosse lui da circa 7 anni! Le audizioni svoltesi in terza commissione hanno fatto emergere in tutta la loro gravità le responsabilità di un governo regionale che, lungi dal risolvere i tanti problemi che riguardano l'assistenza sanitaria, a cominciare dalle assurde liste d'attesa, ha messo in ginocchio l'intero sistema sanitario regionale.

Dopo aver prodotto una enorme quantità di sprechi, in particolare con la politica delle internalizzazioni, di fronte al sicuro default, non ha saputo fare altro che tagliere i servizi, già ridotti e scadenti. E la provincia ionica ne ha pagato, e ne pagherà ancora, le maggiori conseguenze. Mentre si discute degli ulteriori tagli previsti dalla fase due del piano di riordino ospedaliero, che vede in questo momento in primo piano l'ospedale Giannuzzi di Manduria, sono coperti dal silenzio la chiusura dell' Utic di Martina Franca, la chirurgia dell''ospedale Nord, che si aggiungono alle chiusure di Mottola e Massafra, e il taglio di molti altri posti letto, senza alcun segnale di attivazione di servizi territoriali.

Se è comprensibile che il leader di Sel - conclude Chiarelli - attacchi politicamente il presidente Monti, quale chiara strategia in vista delle prossime elezioni, più difficile accettare che continui a mistificare la verità e a negare le sue grandi responsabilità per il disastro della sanità pugliese".

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