"Sarah fu uccisa con una cintura"
TARANTO. ''La ragazzina fu strangolata con una cintura larga circa due centimetri e mezzo che ha lasciato un solco sul collo. La morte sopraggiunse in due-tre minuti per asfissia''. Lo ha detto il medico legale Luigi Strada nell'udienza del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi (26 agosto 2010).
+ Il medico legale: su stupro nessuna certezza
+ Valentina: nessun litigio tra Sarah e Sabrina la sera prima
Nell'aula sono state mostrate le foto delle corde e delle cinture trovate nel garage e in casa dello zio della vittima, Michele Misseri, e il video in cui l'uomo simula lo strangolamento.
Il professor Strada ha iniziato spiegando perche' e' giunto alla conclusione che l'arma del delitto sia stata una cintura e non una corda. Inoltre in aula e' stato proiettato un video che il professionista ha illustrato, nel momento in cui in carcere Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, subito dopo il suo arresto il 7 ottobre del 2010 simulo', con il medico legale nel ruolo di vittima, il modo in cui aveva avvolto la corda intorno al collo della vittima per strangolarla nella simulazione venne usato un foulard.
Per due volte Michele Misseri, posto alle spalle del professore, avvolge il foulard iniziando dalla parte posteriore del collo e solo la terza volta inizia dalla parte anteriore.
"Nel reperto non risulta un doppio giro", ha affermato il professore. Inoltre compiendo l'operazione in quel modo e cioe' iniziando da dietro "ci sarebbe stato bisogno di piu' tempo", ha concluso. In sostanza Michele Misseri avrebbe sbagliato le prime due simulazioni facendo sorgere qualche dubbio che fosse stato lui effettivamente a strangolare la ragazza.
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Il professor Strada ha iniziato spiegando perche' e' giunto alla conclusione che l'arma del delitto sia stata una cintura e non una corda. Inoltre in aula e' stato proiettato un video che il professionista ha illustrato, nel momento in cui in carcere Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, subito dopo il suo arresto il 7 ottobre del 2010 simulo', con il medico legale nel ruolo di vittima, il modo in cui aveva avvolto la corda intorno al collo della vittima per strangolarla nella simulazione venne usato un foulard.
Per due volte Michele Misseri, posto alle spalle del professore, avvolge il foulard iniziando dalla parte posteriore del collo e solo la terza volta inizia dalla parte anteriore.
"Nel reperto non risulta un doppio giro", ha affermato il professore. Inoltre compiendo l'operazione in quel modo e cioe' iniziando da dietro "ci sarebbe stato bisogno di piu' tempo", ha concluso. In sostanza Michele Misseri avrebbe sbagliato le prime due simulazioni facendo sorgere qualche dubbio che fosse stato lui effettivamente a strangolare la ragazza.