Servizi di pulizia dell’Aeronautica, dopo le proteste sindacali il Comando cambia l'impresa. “Riconosciute le sofferenze dei lavoratori"

FOGGIA. Ha prodotto risultati concreti l'ultimo sciopero, tenuto il 20 luglio scorso, dei lavoratori dei servizi di pulizia dell'area militare dell'Aeronautica "Amendola" e del distaccamento "Jacotenente" in Foresta Umbra. A seguito della protesta sindacale, il Comando ha infatti assegnato il servizio ad un nuovo soggetto, rescindendo il contratto di affidamento con la Team System, a partire dal 23 luglio per il distaccamento di "Amendola" e dal 1 agosto per quello di "Jacotenente".

“I sacrifici, che lavoratori e lavoratrici hanno sostenuto per il mancato versamento delle retribuzioni da parte della Team System, non potevano più essere prolungati”, è il commento di Leonardo Piacquaddio, segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, sindacato che ha promosso le azioni di lotta sindacale. “I 40 lavoratori sono stati persino costretti ad assenze obbligate dal lavoro, non potendo più – riferisce il sindacalista - anticipare i soldi necessari al carburante per recarsi sui due cantieri di lavoro, considerevolmente distanti dai Comuni di residenza”.

Dopo l'affidamento del servizio alla G. S. A. srl, la Fisascat ha siglato alcuni accordi sindacali per garantire tutele a questi lavoratori. L'Aeronautica, a seguito del taglio dei fondi, imposto dal Ministero della Difesa, ha dovuto ridurre alcune prestazioni per contenere le spese. “Questo ha determinato – afferma Piacquaddio – un ulteriore carico sulle condizioni retributive. Pertanto, al fine di salvaguardare l’occupazione, da un lato si è agito in deroga ad alcune voci del CCNL di settore, dall'altro è comunque stato garantito un recupero attraverso la previsione di benefit retributivi, legati alla maggior presenza sul cantiere, e mediante altri riconoscimenti giornalieri, quali i buoni pasto.

Bisogna inventarsi algoritmi matematici – sostiene Piacquaddio – che tengano insieme tutti i parametri di natura economica affinché le imprese non vadano in perdita e proseguano l’attività. E’ sempre più doveroso che le gare d'appalto e gli affidamenti siano istituiti con il criterio dell'offerta economicamente vantaggiosa e non al massimo ribasso. Purtroppo, in molte occasioni, diventano offerte stracciate sempre a discapito dell'anello più debole, cioè i lavoratori. Una logica non più sopportabile – conclude Piacquaddio – sia per la salvaguardia dei livelli occupazionali, sia per il rispetto della dignità umana e dell'efficienza del servizio offerto agli enti committenti”.

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