BARI. Rivedere il taglio di 30milioni di euro, nell’ambito della spending review, che metterebbe in ginocchio l’emittenza locale. È la richiesta rivolta al ministro Corrado Passera dal capofila per la comunicazione della Conferenza nazionale dei presidenti delle Assemblee, Onofrio Introna.
“Apprendiamo da notizie di stampa”, che a danno delle emittenti private sono previste nel 2013 ulteriori economie per appunto 30milioni di euro, osserva il presidente del Consiglio regionale della Puglia, in una lettera inviata al responsabile del Dicastero dello sviluppo economico. La richiesta, a nome di tutti i Consigli regionali italiani, è di “soprassedere, in considerazione dello stato di crisi del settore e della situazione di estrema difficoltà per le aziende televisive locali, già provate dal passaggio al digitale terrestre”.
Introna calcola in 5mila i posti di lavoro a rischio, “davanti a tagli così ingenti, la disoccupazione sarebbe più di uno spettro: sarebbe una conseguenza difficile da scongiurare”.
Oltre all’aspetto occupazionale, c’è anche da considerare il deficit conseguente per la democrazia dell’informazione.
Ricadute negative si avvertirebbero inoltre sul piano dell’economia locale: "televisioni e radio regionali offrono un importante sostegno alla crescita delle nostre piccole e medie aziende”, ha osservato il presidente Introna, che ha risposto prontamente, con questa iniziativa, all’appello rivoltogli dal sistema delle antenne pugliesi, in occasione dell’incontro di oggi, promosso dal Corecom Puglia, nella “fase di ascolto” di emittenti e web tv dopo la transizione al digitale.
“Apprendiamo da notizie di stampa”, che a danno delle emittenti private sono previste nel 2013 ulteriori economie per appunto 30milioni di euro, osserva il presidente del Consiglio regionale della Puglia, in una lettera inviata al responsabile del Dicastero dello sviluppo economico. La richiesta, a nome di tutti i Consigli regionali italiani, è di “soprassedere, in considerazione dello stato di crisi del settore e della situazione di estrema difficoltà per le aziende televisive locali, già provate dal passaggio al digitale terrestre”.
Introna calcola in 5mila i posti di lavoro a rischio, “davanti a tagli così ingenti, la disoccupazione sarebbe più di uno spettro: sarebbe una conseguenza difficile da scongiurare”.
Oltre all’aspetto occupazionale, c’è anche da considerare il deficit conseguente per la democrazia dell’informazione.
Ricadute negative si avvertirebbero inoltre sul piano dell’economia locale: "televisioni e radio regionali offrono un importante sostegno alla crescita delle nostre piccole e medie aziende”, ha osservato il presidente Introna, che ha risposto prontamente, con questa iniziativa, all’appello rivoltogli dal sistema delle antenne pugliesi, in occasione dell’incontro di oggi, promosso dal Corecom Puglia, nella “fase di ascolto” di emittenti e web tv dopo la transizione al digitale.
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