BARI. "Se le notizie di cui disponiamo, relative al provvedimento che il Governo intende adottare sul tema 'Province si', Province no', verranno confermate, forse tutte le azioni da noi svolte in questi mesi avranno sortito un qualche risultato". Lo scrive in una nota l'Unione delle Province Pugliesi."Sarebbe un ripensamento - continua l'Upi Puglia - che ci pare vada nell'ottica, prima di tutto del rispetto dell'architettura costituzionale riscritta dal Titolo V del 2001 e poi nella direzione del decentramento territoriale, considerato che talune specifiche materie, come i trasporti, la viabilita', l'ambiente e quant'altro, saranno attribuite dal provvedimento governativo direttamente alle Province.
Inoltre, sara' lo Stato a definire le funzioni che dovranno esercitare i Comuni. Questo - sostengono le Province pugliesi - e' sicuramente un quadro che ricolloca i poteri, li ridefinisce e addirittura potrebbe indurre le Regioni a sopprimere enti ed agenzie strumentali per attribuire le correlate funzioni alle Province, con un sicuro risparmio dei costi gestionali. Le Province verrebbero confermate, il condizionale e' d'obbligo, come Istituzioni, equiordinate allo Stato, alle Regioni, ai Comuni ed alle Citta' metropolitane e quindi i loro compiti non saranno quelli indefiniti ed incomprensibili di 'indirizzo e di coordinamento delle attivita' dei Comuni' del decreto Salva Italia, ma di Ente intermedio, cerniera tra la Regione, che legifera, programma e controlla e i Comuni che gestiscono sul territorio i rispettivi interventi".
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