Super provincia e Regione Salento: ”Subito confronto interno”
LECCE. “Nella giornata di stamane ho contattato i colleghi Paolo Pellegrino e l’onorevole Carmelo Patarino, rispettivamente coordinatori provinciale di Futuro e Libertà di Lecce e di Taranto chiedendo loro un incontro finalizzato ad individuare una posizione politica comune in merito al dibattito in corso sulla ipotesi di costituzione di una super provincia formata da Brindisi, Taranto e Lecce a cui viene contrapposta l’idea della costituzione della Regione Salento”.
Lo comunica in una nota il Consigliere regionale e coordinatore provinciale di Futuro e Libertà di Brindisi, Euprepio Curto.
“Nel corso del colloquio – continua l’ex senatore – ho anticipato la mia personale valutazione sul tema. E cioè, che, pur non essendo aprioristicamente contrario alla costituzione della Regione Salento, credo che sostenere questa tesi in un momento particolarmente difficile per la tenuta di quei conti pubblici sempre più in crescente affanno, nonostante i tagli lancinanti seguiti al provvedimento di spending review , possa costituire solo esercizio utopisticamente illusorio”.
“Ritengo invece – rileva Curto – che una effettiva Super Provincia potrebbe costituire un fattore positivo all’interno della nuova architettura istituzionale che si sta venendo a determinare all’interno del nuovo Sistema-Paese “.
“Certo – precisa l’esponente Fli – mi rendo perfettamente conto che una Super Provincia priva di molte importanti competenze e, soprattutto, guidata da una classe politica non espressa direttamente dal corpo elettorale, potrebbe apparire un guscio vuoto privo di una vera e reale funzione. Ma, proprio per questo motivo, la sollecitazione che mi permetterei di suggerire a chi sta in Parlamento non è tanto quella, certamente giusta ma illusoria, di difendere l’indifendibile, ma ciò che è ancora possibile recuperare al fine di garantire dignità, ruolo e funzioni delle Province non soppresse: elezione diretta dei propri rappresentanti e competenze ancora più ampie rispetto alle attuali”.
“Ovviamente – conclude Curto – siccome nessuno può ergersi a depositario della verità rivelata, tutte le opinioni, ad iniziare dalla mia, possono essere soggette a correzioni. Ma su una cosa mi permetterò di mettere in guardia i colleghi: dal rischio di farci coinvolgere in sterili esercizi di demagogia e propaganda”.
Lo comunica in una nota il Consigliere regionale e coordinatore provinciale di Futuro e Libertà di Brindisi, Euprepio Curto.
“Nel corso del colloquio – continua l’ex senatore – ho anticipato la mia personale valutazione sul tema. E cioè, che, pur non essendo aprioristicamente contrario alla costituzione della Regione Salento, credo che sostenere questa tesi in un momento particolarmente difficile per la tenuta di quei conti pubblici sempre più in crescente affanno, nonostante i tagli lancinanti seguiti al provvedimento di spending review , possa costituire solo esercizio utopisticamente illusorio”.
“Ritengo invece – rileva Curto – che una effettiva Super Provincia potrebbe costituire un fattore positivo all’interno della nuova architettura istituzionale che si sta venendo a determinare all’interno del nuovo Sistema-Paese “.
“Certo – precisa l’esponente Fli – mi rendo perfettamente conto che una Super Provincia priva di molte importanti competenze e, soprattutto, guidata da una classe politica non espressa direttamente dal corpo elettorale, potrebbe apparire un guscio vuoto privo di una vera e reale funzione. Ma, proprio per questo motivo, la sollecitazione che mi permetterei di suggerire a chi sta in Parlamento non è tanto quella, certamente giusta ma illusoria, di difendere l’indifendibile, ma ciò che è ancora possibile recuperare al fine di garantire dignità, ruolo e funzioni delle Province non soppresse: elezione diretta dei propri rappresentanti e competenze ancora più ampie rispetto alle attuali”.
“Ovviamente – conclude Curto – siccome nessuno può ergersi a depositario della verità rivelata, tutte le opinioni, ad iniziare dalla mia, possono essere soggette a correzioni. Ma su una cosa mi permetterò di mettere in guardia i colleghi: dal rischio di farci coinvolgere in sterili esercizi di demagogia e propaganda”.