TARANTO. Dopo lo sciopero a oltranza proclamato ieri, e' terminata poco fa l'assemblea, gia' convocata in precedenza, tra gli operai dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, le cui aree piu' importanti sono state sequestrate ieri dal gip del Tribunale jonico nell'ambito dell'inchiesta della magistratura nell'ambito di una inchiesta su presunto inquinamento ambientale, e i sindacati. Hanno partecipato i segretari nazionali dei metalmeccanici di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil che hanno assicurato il loro impegno affinche' il governo centrale mantenga alta l'attenzione sulla situazione dei circa 12mila operai che rischiano il posto di lavoro. L'invito e' stato quello a rimanere uniti.
Gli operai, che gia' da ieri hanno bloccato la statale 7 Appia, (prolungamento della statale 100 per Bari), davanti all'ingresso principale dello stabilimento, quello nei pressi della direzione, sono intenzionati ad attivare tra poco presidi e blocchi a seconda del turno sulla via per Statte, sulla statale 106 jonica per Reggio Calabria, in citta' sul ponte girevole e sulla strada per San Giorgio.
Intanto il prefetto Claudio Sammartino ha convocato nuovamente per stamane i sindacati nella sede del palazzo di governo. Questa mattina e' prevista anche la conferenza stampa del procuratore capo di Taranto Franco Sebastio per chiarire alcuni aspetti de provvedimento che, oltre a sequestrare gli impianti, ha sottoposto agli arresti domiciliari otto dirigenti dell'Ilva.
Gli operai, che gia' da ieri hanno bloccato la statale 7 Appia, (prolungamento della statale 100 per Bari), davanti all'ingresso principale dello stabilimento, quello nei pressi della direzione, sono intenzionati ad attivare tra poco presidi e blocchi a seconda del turno sulla via per Statte, sulla statale 106 jonica per Reggio Calabria, in citta' sul ponte girevole e sulla strada per San Giorgio.
Intanto il prefetto Claudio Sammartino ha convocato nuovamente per stamane i sindacati nella sede del palazzo di governo. Questa mattina e' prevista anche la conferenza stampa del procuratore capo di Taranto Franco Sebastio per chiarire alcuni aspetti de provvedimento che, oltre a sequestrare gli impianti, ha sottoposto agli arresti domiciliari otto dirigenti dell'Ilva.
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