BRUXELLES. “Oggi il Parlamento di tutte le regioni d’Europa ha accolto con pieno favore un lavoro che abbiamo fatto sui diritti dei migranti e sulla necessità di far valere i diritti umani in una Europa che senza diritti non ha ragione di esistere. Occorre mettere in campo politiche intelligenti che consentano di combattere tutte le organizzazioni criminali e l’illegalità che assedia la nostra società ma soprattutto i migranti”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando con i giornalisti l’approvazione all’unanimità da parte dell’Assemblea plenaria del Comitato delle Regioni (presieduta per l’ultima seduta da Mercedes Bresso che poi ne diventerà vicepresidente) del parere di prospettiva su “Migrazioni e mobilità : un approccio globale” di cui il Presidente è stato relatore. Un percorso avviato mesi fa che ha visto un’ampia condivisione, prima nelle due stakeholders (svoltesi a Bruxelles l’8 febbraio e successivamente a Bari ) e poi in Commissione Civex con l’approvazione il 27 aprile scorso.
“Dobbiamo liberarci dalla paura - ha sottolineato Vendola - e imparare a governare un problema che viene da lontano, dall’inizio della storia umana, e che continuerà ad esistere, e cioè il fenomeno di coloro che vanno a vivere altrove rispetto al paese in cui sono nati. I flussi migratori appartengono alla realtà e il diritto a partire è un diritto universale sancito dalla dichiarazione del 48”.
Per Vendola “l’Europa deve acquistare la consapevolezza che i migranti rappresentano una risorsa fondamentale e che non può essere accettata la regola secondo la quale il problema delle migrazioni deve essere affrontato come un problema di ordine pubblico, per cui occorre investire sulla repressione”.
“Noi spendiamo troppo per la repressione - ha spiegato Vendola - e non spendiamo invece molto per l’integrazione, sapendo che è proprio l’integrazione ad essere l’arma più efficace nel liberare le nostre società dall’assedio della malavita. I migranti sono vittime della malavita. Noi dobbiamo lottare contro la povertà , invece in Europa si combatte contro i poveri. L’Europa deve rimettere al centro della sua costruzione il primato dei diritti umani e deve essere capace di accogliere e di intendere che i migranti sono una ricchezza. Credo che rispettare i loro diritti significa costruire l’Europa che abbiamo sognato”.
“Per me oggi è stata una giornata molto importante – ha ribadito Vendola – perché è il quarto parere in pochi anni che porto in questo luogo che rappresenta il vero parlamento di tutta la democrazia europea. E poi nel pomeriggio ho avuto anche il piacere di incontrare Cecilia Malmstrom (Commissaria europea degli affari interni) con la quale ho potuto discutere, tra gli altri argomenti, di come la Puglia spende le risorse che l’Europa ci dà per le politiche migratorie. Lei è rimasta molto colpita - ha concluso Vendola - dall’insieme delle pratiche attuate dalla Regione Puglia che le abbiamo presentato, dalla legge contro il caporalato, alla normativa sulla regolarizzazione delle badanti fino alla costruzione dell’albergo diffuso”.
Nel pomeriggio all’incontro bilaterale con la Malmstrom hanno partecipato anche l’assessore competente Nicola Fratoianni e la dirigente del Servizio delle politiche giovanili e cittadinanza sociale Antonella Bisceglia.
L’approccio globale del parere di prospettiva del Presidente Vendola è stato condiviso pienamente dalla commissaria Malmstrom, “un approccio - ha detto la Commissaria - che mira ad una gestione efficace e condivisa dei flussi migratori”. Condiviso dalla Malmstrom anche il ruolo importante che il Presidente Vendola ha affidato, nel parere, alle Regioni ed agli enti locali.
“Un pieno coinvolgimento degli enti locali e regionali - si legge infatti nel parere - consentirebbe di tenere maggiormente in conto le differenze che ancora oggi caratterizzano i diversi Stati membri e, quindi, anche il diverso approccio rispetto alla gestione dell’immigrazione per motivi di lavoro. Non dimentichiamo che nell’Unione a 27 vi sono Stati nei quali vi è ancora una forte richiesta di manodopera da adibire a lavori non qualificati (edilizia, lavori di cura). Per questo è auspicabile che il ruolo a noi già riconosciuto nelle politiche di integrazione lo sia anche all’Approccio globale, nel quale dimensione interna ed esterna dell’immigrazione trovano una sintesi. Ciò offrirà garanzia di efficacia delle politiche migratorie dell’Unione, attuando pienamente la governance multilivello anche in questo settore”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando con i giornalisti l’approvazione all’unanimità da parte dell’Assemblea plenaria del Comitato delle Regioni (presieduta per l’ultima seduta da Mercedes Bresso che poi ne diventerà vicepresidente) del parere di prospettiva su “Migrazioni e mobilità : un approccio globale” di cui il Presidente è stato relatore. Un percorso avviato mesi fa che ha visto un’ampia condivisione, prima nelle due stakeholders (svoltesi a Bruxelles l’8 febbraio e successivamente a Bari ) e poi in Commissione Civex con l’approvazione il 27 aprile scorso.
“Dobbiamo liberarci dalla paura - ha sottolineato Vendola - e imparare a governare un problema che viene da lontano, dall’inizio della storia umana, e che continuerà ad esistere, e cioè il fenomeno di coloro che vanno a vivere altrove rispetto al paese in cui sono nati. I flussi migratori appartengono alla realtà e il diritto a partire è un diritto universale sancito dalla dichiarazione del 48”.
Per Vendola “l’Europa deve acquistare la consapevolezza che i migranti rappresentano una risorsa fondamentale e che non può essere accettata la regola secondo la quale il problema delle migrazioni deve essere affrontato come un problema di ordine pubblico, per cui occorre investire sulla repressione”.
“Noi spendiamo troppo per la repressione - ha spiegato Vendola - e non spendiamo invece molto per l’integrazione, sapendo che è proprio l’integrazione ad essere l’arma più efficace nel liberare le nostre società dall’assedio della malavita. I migranti sono vittime della malavita. Noi dobbiamo lottare contro la povertà , invece in Europa si combatte contro i poveri. L’Europa deve rimettere al centro della sua costruzione il primato dei diritti umani e deve essere capace di accogliere e di intendere che i migranti sono una ricchezza. Credo che rispettare i loro diritti significa costruire l’Europa che abbiamo sognato”.
“Per me oggi è stata una giornata molto importante – ha ribadito Vendola – perché è il quarto parere in pochi anni che porto in questo luogo che rappresenta il vero parlamento di tutta la democrazia europea. E poi nel pomeriggio ho avuto anche il piacere di incontrare Cecilia Malmstrom (Commissaria europea degli affari interni) con la quale ho potuto discutere, tra gli altri argomenti, di come la Puglia spende le risorse che l’Europa ci dà per le politiche migratorie. Lei è rimasta molto colpita - ha concluso Vendola - dall’insieme delle pratiche attuate dalla Regione Puglia che le abbiamo presentato, dalla legge contro il caporalato, alla normativa sulla regolarizzazione delle badanti fino alla costruzione dell’albergo diffuso”.
Nel pomeriggio all’incontro bilaterale con la Malmstrom hanno partecipato anche l’assessore competente Nicola Fratoianni e la dirigente del Servizio delle politiche giovanili e cittadinanza sociale Antonella Bisceglia.
L’approccio globale del parere di prospettiva del Presidente Vendola è stato condiviso pienamente dalla commissaria Malmstrom, “un approccio - ha detto la Commissaria - che mira ad una gestione efficace e condivisa dei flussi migratori”. Condiviso dalla Malmstrom anche il ruolo importante che il Presidente Vendola ha affidato, nel parere, alle Regioni ed agli enti locali.
“Un pieno coinvolgimento degli enti locali e regionali - si legge infatti nel parere - consentirebbe di tenere maggiormente in conto le differenze che ancora oggi caratterizzano i diversi Stati membri e, quindi, anche il diverso approccio rispetto alla gestione dell’immigrazione per motivi di lavoro. Non dimentichiamo che nell’Unione a 27 vi sono Stati nei quali vi è ancora una forte richiesta di manodopera da adibire a lavori non qualificati (edilizia, lavori di cura). Per questo è auspicabile che il ruolo a noi già riconosciuto nelle politiche di integrazione lo sia anche all’Approccio globale, nel quale dimensione interna ed esterna dell’immigrazione trovano una sintesi. Ciò offrirà garanzia di efficacia delle politiche migratorie dell’Unione, attuando pienamente la governance multilivello anche in questo settore”.
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