Addio cardinal Martini: si spegne a 85 anni arcivescovo simbolo del dialogo

(GUARDA IL VIDEO). E' morto il cardinale Carlo Maria Martini. Lo comunica l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola. Dal cancello del collegio Aloisianum è uscito un anziano sacerdote, che non ha voluto rendere noto il proprio nome, e che però ha detto ai giornalisti che lo hanno avvicinato per chiedergli se sapesse qualcosa del Cardinale, "Martini è morto". "Era un grande uomo - ha aggiunto l'anziano sacerdote - un grande studioso, ci ha lasciato tanti insegnamenti, era un uomo di Dio". Poi si è allontanato in auto.

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Il cardinale dalla meta' di agosto, "non e' piu' stato in grado di deglutire ne' cibi solidi ne' liquidi. Ma e' rimasto lucido fino all'ultimo e ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico". In sostanza, seguendo anche l'esempio di Giovanni Paolo II che e' stato ucciso dalla stessa malattia, il morbo di Parkinson, il porporato gesuita ha concordato con il suo medico curante di non essere sottoposto all'intervento per posizionare la cosiddetta Peg, cioe' il tubicino che il chirurgo inserisce direttamente nello stomaco e consentirebbe di alimentarsi direttamente bypassando l'esofago.

Tale pratica e' stata ritenuta come gia' per Giovanni Paolo II, sproporzionata. Nel caso specifico risulterebbe non utile anche il sondino naso-gastrico. La dottrina ufficiale della Chiesa, come e' presentata nel Catechismo della Chiesa Cattolica e in una istruzione specifica della Congregazione della Dottrina della Fede, chiarisce che le cure debbono essere proporzionate alla situazione del malato terminale e che stabilire il confine con l'accanimento terapeutico e' responsabilita' specifica del medico curante in dialogo con il paziente.

BIBLISTA CHE PARLAVA ALLA GENTE - Un propulsore dell'ecumenismo e del dialogo con le altre religioni, a cominciare dall'ebraismo. Un grande biblista e un uomo dalla profonda cultura, autore di molti libri e scritti, capace però di parlare alle folle e di attirare i giovani. Una figura aperta al cambiamento. E' stato tutto questo il cardinale Carlo Maria Martini, morto oggi all'età di 85 anni.

Nato a Torino il 15 febbraio 1927 entra nella Compagnia di Gesù a 17 anni, il 25 Settembre 1944, e qui studia filosofia e teologia. Il 13 luglio 1952 viene ordinato sacerdote a Chieri (To). Nel 1958 si laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti" e prosegue gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all'estero. Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione religiosa e in questo stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Due anni dopo cura una nuova edizione del "Novum Testamentum graece et latine" di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del "The Greek New Testament".

Il 29 settembre 1969 è nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che terrà fino al 1978. Sempre nel 1969 esce la seconda edizione di "The Greek New Testament", che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l'unico cattolico. Il 18 luglio 1978 Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana. E per la quaresima di quello stesso anno lo invita a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l'ultimo di Papa Montini.

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