Bari: porta unica d'accesso, i dati delle richieste estive

BARI. Costruire e realizzare sistemi di accesso funzionali e integrati per dare risposte ai problemi socio-sanitari delle persone, un progetto a cui lavorano da circa 2 anni e mezzo l’Assessorato al Welfare e la ASL BA che si chiama P.U.A. - Porta Unica di Accesso - attivata a Bari tramite i tre distretti Socio-Sanitari in cui è stato suddiviso il territorio cittadino.
Un servizio innovativo che affianca i cittadini proprio nei momenti di maggiori difficoltà e criticità della vita. A livello operativo, quando un cittadino o un suo familiare ha un problema complesso, sia sociale che sanitario, può rivolgersi direttamente alla Porta Unica di Accesso presso la sede del distretto socio-sanitario di appartenenza.
Un’assistente sociale e un’assistente sanitaria accolgono le richieste, informano i cittadini sui servizi della rete integrata disponibili idonei alle specifiche esigenze, e sulle procedure per ottenerli. La P.U.A. è finanziata dal Comune di Bari e attualmente gestita dal Consorzio Meridia. La ASL BA e i Distretti Socio-Sanitari collaborano mettendo a disposizione le loro sedi e gli specialisti.
Durante l’estate, periodo particolarmente critico proprio per le persone più fragili, i servizi essenziali per i cittadini funzionano a pieno ritmo come dimostrano i dati analizzati dall’assessorato al Welfare.
“Da giugno al 20 agosto – riferisce l’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio - risulta che ben 240 cittadini si sono rivolte alla PUA per richiedere servizi integrati, sia a livello sociale che sanitario. Dall’analisi dei dati emerge che circa l’80% delle istanze sono relative richieste di aiuto e supporto per anziani e per le loro famiglie: sono stati forniti infatti assistenza domiciliare integrata e infermieristica, ricoveri in case protette, inserimenti in residenze sanitarie assistite a seguito di dimissioni ospedaliere. Ciò conferma la situazione ormai a tutti evidente che esiste un’emergenza relativa ai servizi per anziani in questa città e alla necessità di salvaguardare ed implementare i servizi territoriali integrati per la popolazione anziana e per il supporto alle loro famiglie, anche per evitare il ricorso alle facili ospedalizzazioni o agli inserimenti in strutture.”
“Il Servizio PUA - prosegue Abbaticchio - offre in tal senso una valida opportunità a tutti i cittadini, informandoli sui tutti i servizi integrati territoriali e soprattutto un supporto ed un approccio multidimensionale consentendo agli anziani di restare nei loro spazi di vita il più a lungo possibile, grazie a una rete integrata che si basa anche sulla disponibilità dei dirigenti e degli operatori di base dei servizi, degli operatori del terzo settore, dei medici di medicina generale, ormai sempre più attenti e presenti nel tessuto sociale delle persone. La grave crisi economica che stiamo attraversando impone a tutti gli operatori di lavorare sempre più in stretta connessione, utilizzando e mettendo in rete ogni risorsa possibile. Inoltre, attraverso la riorganizzazione dei servizi stiamo cercando di razionalizzare al massimo le risorse economiche.”

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