di Redazione. La vecchia maggioranza di centrodestra fa quadrato sulla Giustizia e si ricompatta su una probabile mozione di sfiducia al guardasigilli. Lega Nord e Pdl minacciano di tornare maggioranza al Senato, come hanno del resto gia' fatto quando si e' trattato di votare le riforme istituzionali riguardanti il Senato federale e l'elezione diretta del presidente della Repubblica.
Il ricompattamento tra Carroccio e Pdl potrebbe infatti avvenire contro Paola Severino, ministro della Giustizia, colpevole - secondo i due partiti - di aver sforbiciato troppo le sedi distaccate dei tribunali.
Nicola Molteni, capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera, annuncia ''una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro che si e' dimostrata inadeguata a guidare un dicastero delicato come quello della Giustizia''.
Il primum movens di questo ricompattamento è il taglio di 31 sedi distaccate di tribunali locali nell'ambito della spending review, deciso nel Consiglio dei ministri di venerdi' scorso, che avrebbe fatto mandare in bestia il Carroccio. Rispetto alla decisione del ministro Severino di salvare 6 sedi distaccate dai tagli in Calabria e Sicilia motivata dall'esigenza di non sguarnire localita' dove la lotta alla mafia e' piu' forte, Molteni conferma il dissenso leghista: ''Hanno pesantemente penalizzato il nord: con la scusa della criminalita' organizzata, come se essa fosse presente solo al sud, il ministro della Giustizia se n'e' infischiata delle indicazioni del Parlamento riguardo i tribunali e ha salvato solo quelli meridionali rispondendo evidentemente a logiche lobbiste''.
''La Severino e' penosa, va cacciata'', ha scritto Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato. Il Pdl annuncia intanto di voler far ripristinare con una iniziativa del Parlamento le sedi dei tribunali di Lucera, Vigevano, Bassano del Grappa, Pinerolo, Chiavari, Crema, Sanremo, Urbino, Sala Consilina e Lagonegro.
L'ex ministro aveva criticato le decisioni del Consiglio dei ministri sul ridimensionamento dei tribunali: ''L'iniziativa della Lega Nord riguardo al ministro Severino merita attenzione''. Gasparri da' inoltre un suggerimento politico al partito guidato da Roberto Maroni: ''Valutino bene in che ramo del Parlamento agire''.
Il riferimento e' ai numeri che Carroccio e Pdl dispongono al Senato, dove e' possibile ricompattare la vecchia maggioranza, di cui fa parte anche il gruppo di Coesione nazionale, e sfiduciare il guardasigilli assestando un colpo al governo guidato da Mario Monti come da tempo chiedono Lega Nord e gli ex An che militano nel Pdl. Proprio Gasparri ha chiesto piu' volte le dimissioni di Severino, ribadendo la sua posizione sia venerdi' scorso in concomitanza con le decisioni del Consiglio dei ministri, sia in occasione delle visite in carcere ad alcuni boss mafiosi di Giuseppe Lumia (senatore del Pd) e Sonia Alfano (europarlamentare dell'Idv) che sarebbero state autorizzate a suo avviso senza particolari controlli.
Il ricompattamento tra Carroccio e Pdl potrebbe infatti avvenire contro Paola Severino, ministro della Giustizia, colpevole - secondo i due partiti - di aver sforbiciato troppo le sedi distaccate dei tribunali.
Nicola Molteni, capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera, annuncia ''una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro che si e' dimostrata inadeguata a guidare un dicastero delicato come quello della Giustizia''.
Il primum movens di questo ricompattamento è il taglio di 31 sedi distaccate di tribunali locali nell'ambito della spending review, deciso nel Consiglio dei ministri di venerdi' scorso, che avrebbe fatto mandare in bestia il Carroccio. Rispetto alla decisione del ministro Severino di salvare 6 sedi distaccate dai tagli in Calabria e Sicilia motivata dall'esigenza di non sguarnire localita' dove la lotta alla mafia e' piu' forte, Molteni conferma il dissenso leghista: ''Hanno pesantemente penalizzato il nord: con la scusa della criminalita' organizzata, come se essa fosse presente solo al sud, il ministro della Giustizia se n'e' infischiata delle indicazioni del Parlamento riguardo i tribunali e ha salvato solo quelli meridionali rispondendo evidentemente a logiche lobbiste''.
''La Severino e' penosa, va cacciata'', ha scritto Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato. Il Pdl annuncia intanto di voler far ripristinare con una iniziativa del Parlamento le sedi dei tribunali di Lucera, Vigevano, Bassano del Grappa, Pinerolo, Chiavari, Crema, Sanremo, Urbino, Sala Consilina e Lagonegro.
L'ex ministro aveva criticato le decisioni del Consiglio dei ministri sul ridimensionamento dei tribunali: ''L'iniziativa della Lega Nord riguardo al ministro Severino merita attenzione''. Gasparri da' inoltre un suggerimento politico al partito guidato da Roberto Maroni: ''Valutino bene in che ramo del Parlamento agire''.
Il riferimento e' ai numeri che Carroccio e Pdl dispongono al Senato, dove e' possibile ricompattare la vecchia maggioranza, di cui fa parte anche il gruppo di Coesione nazionale, e sfiduciare il guardasigilli assestando un colpo al governo guidato da Mario Monti come da tempo chiedono Lega Nord e gli ex An che militano nel Pdl. Proprio Gasparri ha chiesto piu' volte le dimissioni di Severino, ribadendo la sua posizione sia venerdi' scorso in concomitanza con le decisioni del Consiglio dei ministri, sia in occasione delle visite in carcere ad alcuni boss mafiosi di Giuseppe Lumia (senatore del Pd) e Sonia Alfano (europarlamentare dell'Idv) che sarebbero state autorizzate a suo avviso senza particolari controlli.
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Politica