di Redazione. a Regione Puglia ha intenzione di ricorrere ''contro i pareri dei ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali appena rilasciati all'interno del procedimento per l'autorizzazione alle prospezioni sismiche a Petroceltic nello specchio di mare delle Tremiti''. Lo annuncia l'assessore pugliese all'ambiente, Lorenzo Nicastro, secondo il quale il governo regionale non consentira' mai che ''le conseguenze delle scelte calate dall'alto ricadano sulla Puglia e sui pugliesi''.
E' querelle quindi in Consiglio dopo la decisione del ministro Clini di avviare le prospezioni petrolifere nelle acque delle isole Tremiti. La politica pugliese si scalda al riavvio delle attività consiliari dopo la pausa estiva con un secco 'no' a qualsiasi tipo di attività di ricerca petrolifera sia sulle coste del Foggiano che comunque pugliesi.
“Ribadiamo il nostro deciso e secco ‘no’ ad ogni ipotesi di trivellazione per la ricerca di petrolio alle Tremiti o in qualsiasi altro tratto di costa e di mare pugliese. Su questo abbiamo sottoscritto e votato all’unanimità un ordine del giorno in Consiglio regionale, esprimendo con forza la volontà di tutte le forze politiche di preservare il nostro territorio. Volontà della quale il Ministro Clini e l’intero Governo Monti non potranno non tener conto. Mobiliteremo tutti i nostri parlamentari pugliesi del Pdl affinché sin dalla prima seduta utile delle Camere, presentino analogo ordine del giorno per impegnare il Governo a fare retromarcia su questa autorizzazione e su eventuali altre autorizzazioni alle prospezioni, passate e future”.
Il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, rivolge un appello anche al Presidente Vendola “affinché mettendo da parte le proprie ragioni politiche nazionali, continui a mantenere un dialogo costruttivo ed un sereno confronto istituzionale con il Governo Monti, sostenendo piuttosto le ragioni della Puglia e dei pugliesi. Chiediamo quindi al Presidente che su questa come su altre recenti e importanti questioni, si faccia squadra tra Governo regionale, Consiglio, Enti Locali, parlamentari pugliesi di centrodestra e centrosinistra, per far presente al Governo nazionale che la Puglia nella sua interezza ha espresso un chiaro e netto ‘no’ rispetto alle trivellazioni nel nostro mare”.
VENTRICELLI - “Con rammarico e rabbia apprendiamo dagli organi di stampa che in questi giorni il ministro all’ambiente Clini ha autorizzato le prospezioni alla ricerca di petrolio al largo delle isole Tremiti. Questo non può che definirsi un omicidio per il nostro territorio”, commenta il consigliere regionale di Sinistra ecologia libertà , Michele Ventricelli.
“Solo poche settimane prima della pausa estiva – ricorda l’esponente Sel - lo stesso ministro ci aveva rassicurato su questo fronte ed ora siamo costretti ad assistere ad un’autorizzazione a bruciapelo in uno dei luoghi più belli che la Puglia vanta tra le sue risorse naturali e paesaggistiche. Questo oltre che a rappresentare un grave danno per il territorio e l’ambiente sarà un grosso colpo all’economia prevalentemente turistica che, fortunatamente, anche quest’anno ha registrato in Puglia ottimi risultati nonostante il momento di instabilità e tensione economica che tutti conosciamo”.
“La Puglia - conclude Ventricelli - come le altre regioni adriatiche si è da tempo espressa in maniera contraria ad operazioni di questo tipo e ci auguriamo che il ministro non voglia ancora una volta non tener conto delle volontà dei governi locali ma soprattutto delle popolazioni. Il ricordo della splendida manifestazione di Monopoli dello scorso gennaio deve restare un monito per tutti!”.
CASSANO - "La Puglia compatta rimandi al mittente il progetto Petroceltic da “sviluppare” nei pressi del tesoro più prezioso, le isole Tremiti, e sottolinei ancora una volta il no alle trivelle, il no alle piattaforme offshore in Adriatico, affidando al ministro per l'ambiente Corrado Clini e al presidente del Consiglio Mario Monti, un messaggio di sviluppo sostenibile che metta il turismo al centro dell'azione del governo regionale e nazionale.
Sono ben altre le attenzioni che chiediamo per il nostro Mezzogiorno e per uno sviluppo forte in grado di poggiare saldamente sulla naturale vocazione turistica. Il mare del Gargano rappresenta un patrimonio per tutto il Paese che deve essere tutelato e preservato da ogni scempio per salvaguardare, al contempo, un territorio le cui ricchezze infinite sono rappresentate da turismo, pesca, bellezze naturali, artigianato, commercio, beni culturali e religiosi. L'energia che vogliamo è quella pulita, a impatto zero, che non preveda trivelle e piattaforme offshore".
E' querelle quindi in Consiglio dopo la decisione del ministro Clini di avviare le prospezioni petrolifere nelle acque delle isole Tremiti. La politica pugliese si scalda al riavvio delle attività consiliari dopo la pausa estiva con un secco 'no' a qualsiasi tipo di attività di ricerca petrolifera sia sulle coste del Foggiano che comunque pugliesi.
“Ribadiamo il nostro deciso e secco ‘no’ ad ogni ipotesi di trivellazione per la ricerca di petrolio alle Tremiti o in qualsiasi altro tratto di costa e di mare pugliese. Su questo abbiamo sottoscritto e votato all’unanimità un ordine del giorno in Consiglio regionale, esprimendo con forza la volontà di tutte le forze politiche di preservare il nostro territorio. Volontà della quale il Ministro Clini e l’intero Governo Monti non potranno non tener conto. Mobiliteremo tutti i nostri parlamentari pugliesi del Pdl affinché sin dalla prima seduta utile delle Camere, presentino analogo ordine del giorno per impegnare il Governo a fare retromarcia su questa autorizzazione e su eventuali altre autorizzazioni alle prospezioni, passate e future”.
Il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, rivolge un appello anche al Presidente Vendola “affinché mettendo da parte le proprie ragioni politiche nazionali, continui a mantenere un dialogo costruttivo ed un sereno confronto istituzionale con il Governo Monti, sostenendo piuttosto le ragioni della Puglia e dei pugliesi. Chiediamo quindi al Presidente che su questa come su altre recenti e importanti questioni, si faccia squadra tra Governo regionale, Consiglio, Enti Locali, parlamentari pugliesi di centrodestra e centrosinistra, per far presente al Governo nazionale che la Puglia nella sua interezza ha espresso un chiaro e netto ‘no’ rispetto alle trivellazioni nel nostro mare”.
VENTRICELLI - “Con rammarico e rabbia apprendiamo dagli organi di stampa che in questi giorni il ministro all’ambiente Clini ha autorizzato le prospezioni alla ricerca di petrolio al largo delle isole Tremiti. Questo non può che definirsi un omicidio per il nostro territorio”, commenta il consigliere regionale di Sinistra ecologia libertà , Michele Ventricelli.
“Solo poche settimane prima della pausa estiva – ricorda l’esponente Sel - lo stesso ministro ci aveva rassicurato su questo fronte ed ora siamo costretti ad assistere ad un’autorizzazione a bruciapelo in uno dei luoghi più belli che la Puglia vanta tra le sue risorse naturali e paesaggistiche. Questo oltre che a rappresentare un grave danno per il territorio e l’ambiente sarà un grosso colpo all’economia prevalentemente turistica che, fortunatamente, anche quest’anno ha registrato in Puglia ottimi risultati nonostante il momento di instabilità e tensione economica che tutti conosciamo”.
“La Puglia - conclude Ventricelli - come le altre regioni adriatiche si è da tempo espressa in maniera contraria ad operazioni di questo tipo e ci auguriamo che il ministro non voglia ancora una volta non tener conto delle volontà dei governi locali ma soprattutto delle popolazioni. Il ricordo della splendida manifestazione di Monopoli dello scorso gennaio deve restare un monito per tutti!”.
CASSANO - "La Puglia compatta rimandi al mittente il progetto Petroceltic da “sviluppare” nei pressi del tesoro più prezioso, le isole Tremiti, e sottolinei ancora una volta il no alle trivelle, il no alle piattaforme offshore in Adriatico, affidando al ministro per l'ambiente Corrado Clini e al presidente del Consiglio Mario Monti, un messaggio di sviluppo sostenibile che metta il turismo al centro dell'azione del governo regionale e nazionale.
Sono ben altre le attenzioni che chiediamo per il nostro Mezzogiorno e per uno sviluppo forte in grado di poggiare saldamente sulla naturale vocazione turistica. Il mare del Gargano rappresenta un patrimonio per tutto il Paese che deve essere tutelato e preservato da ogni scempio per salvaguardare, al contempo, un territorio le cui ricchezze infinite sono rappresentate da turismo, pesca, bellezze naturali, artigianato, commercio, beni culturali e religiosi. L'energia che vogliamo è quella pulita, a impatto zero, che non preveda trivelle e piattaforme offshore".
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