BARI. “Fa decisamente rabbia sapere che sono stati spesi milioni di euro per pagare a centri privati riabilitazioni psichiatriche inesistenti, quando invece ci sono centri pubblici che scoppiano e che qualcuno vorrebbe persino chiudere per risparmiare”. E’ l’amara constatazione del consigliere regionale del Partito Democratico Ruggiero Mennea sullo scandalo dei pagamenti Asl “vuoto per pieno” ai centri di riabilitazione psichiatrica privati.
Il consigliere barlettano da diversi anni ha acceso i riflettori sulla condizione dei centri di salute mentale, con particolare attenzione a quello dell’ospedale di Barletta. Ha anche promosso, grazie alla sensibilità del direttore del Centro barlettano, Vincenzo Del Curatolo, un progetto che può essere annoverato tra le esperienze virtuose e positive della sanità regionale, il progetto “Creativa…mente”, che si è distinto a livello nazionale, un esempio di come con poco si possa fare tanto, tantissimo. Messo a punto da due creativi e autori, Tommy Dibari e Fabio Di Credico, “Creativa…mente” è la primissima esperienza italiane di corso-percorso di creatività e comicità rivolto agli utenti di un centro di salute mentale.
“Lo scandalo milionario scoperto in questi giorni - sottolinea Mennea - va a danno non solo della sanità regionale e, quindi, di tutti i pugliesi, ma soprattutto a danno dei malati e questo fa ancora più rabbia se si considera che un’iniziativa come “Creativa…mente” sia costata zero alla comunità. Grazie al lavoro di Dibari e Di Credico e all’interessamento di alcuni sponsor, la pubblica amministrazione ha messo a disposizione esclusivamente la struttura e ha offerto un’esperienza davvero unica a tutti gli ospiti di questo centro”.
Occorre inoltre ricordare come “Creativa…mente”, patrocinato dalla Asl Bt e realizzato a “braccetto” con Del Curatolo e Mennea, sia stato insignito a giugno del Premio Fiaso, tenutosi a Venezia alla presenza di tutti i dirigenti sanitari italiani, che ha designato il progetto di Dibari-Di Credico quale migliore iniziativa creativa considerando tutte le Asl italiane.
“Mentre scopriamo che c’è chi fa business sui malati mentali e che la Asl Bari ha regalato circa 8 milioni di euro ai privati per prestazioni inesistenti, dobbiamo prendere atto -prosegue Mennea - che non ci sono i soldi per garantire personale nel reparto psichiatrico di Bisceglie, che non ci sono i soldi per comprare un pulmino per i malati del centro diurno di Barletta e che non ci sono i soldi per acquistare un decoder per guardare la tv nel reparto psichiatrico di Barletta. Basterebbe un decimo di quanto è stato saccheggiato dalle casse della Asl di Bari per 100, 1.000 “Creativa…mente” e chissà cos'altro ancora. Lo spirito di “Creativa…mente” faccia riflettere tutti gli operatori del settore - conclude il consigliere regionale del Pd - perché accanto a tantissimi sforzi da fare occorrono uomini capaci, politici e non. Ed è per questo che chiedo che venga fatta immediata chiarezza anche sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla riabilitazione psichiatrica nel territorio Bat, la mia terra, dove non vorrei mai immaginare di scoprire un altro pentolone di regali ai danni dei malati mentali”./
Il consigliere barlettano da diversi anni ha acceso i riflettori sulla condizione dei centri di salute mentale, con particolare attenzione a quello dell’ospedale di Barletta. Ha anche promosso, grazie alla sensibilità del direttore del Centro barlettano, Vincenzo Del Curatolo, un progetto che può essere annoverato tra le esperienze virtuose e positive della sanità regionale, il progetto “Creativa…mente”, che si è distinto a livello nazionale, un esempio di come con poco si possa fare tanto, tantissimo. Messo a punto da due creativi e autori, Tommy Dibari e Fabio Di Credico, “Creativa…mente” è la primissima esperienza italiane di corso-percorso di creatività e comicità rivolto agli utenti di un centro di salute mentale.
“Lo scandalo milionario scoperto in questi giorni - sottolinea Mennea - va a danno non solo della sanità regionale e, quindi, di tutti i pugliesi, ma soprattutto a danno dei malati e questo fa ancora più rabbia se si considera che un’iniziativa come “Creativa…mente” sia costata zero alla comunità. Grazie al lavoro di Dibari e Di Credico e all’interessamento di alcuni sponsor, la pubblica amministrazione ha messo a disposizione esclusivamente la struttura e ha offerto un’esperienza davvero unica a tutti gli ospiti di questo centro”.
Occorre inoltre ricordare come “Creativa…mente”, patrocinato dalla Asl Bt e realizzato a “braccetto” con Del Curatolo e Mennea, sia stato insignito a giugno del Premio Fiaso, tenutosi a Venezia alla presenza di tutti i dirigenti sanitari italiani, che ha designato il progetto di Dibari-Di Credico quale migliore iniziativa creativa considerando tutte le Asl italiane.
“Mentre scopriamo che c’è chi fa business sui malati mentali e che la Asl Bari ha regalato circa 8 milioni di euro ai privati per prestazioni inesistenti, dobbiamo prendere atto -prosegue Mennea - che non ci sono i soldi per garantire personale nel reparto psichiatrico di Bisceglie, che non ci sono i soldi per comprare un pulmino per i malati del centro diurno di Barletta e che non ci sono i soldi per acquistare un decoder per guardare la tv nel reparto psichiatrico di Barletta. Basterebbe un decimo di quanto è stato saccheggiato dalle casse della Asl di Bari per 100, 1.000 “Creativa…mente” e chissà cos'altro ancora. Lo spirito di “Creativa…mente” faccia riflettere tutti gli operatori del settore - conclude il consigliere regionale del Pd - perché accanto a tantissimi sforzi da fare occorrono uomini capaci, politici e non. Ed è per questo che chiedo che venga fatta immediata chiarezza anche sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla riabilitazione psichiatrica nel territorio Bat, la mia terra, dove non vorrei mai immaginare di scoprire un altro pentolone di regali ai danni dei malati mentali”./