LECCE. Il consigliere comunale Paride Mazzotta interviene sulla proposta del capogruppo Pdl Damiano D'Autilia in ordine alla composizione dei comitati di quartiere.
"La proposta di D'Autilia è stata accolta con grande entusiasmo e rappresenta una nuova opportunità , capace di saldare il vincolo elettorale tra i rappresentanti ed il territorio e di nutrirlo con proposte concrete. Da consigliere neoeletto, ma soprattutto da consigliere più giovane, vorrei lanciare un suggerimento: inserire all'interno dei comitati stessi la "quota giovanile". La mia proposta sarebbe nello specifico quella di prevedere da statuto un numero di ragazzi sotto i 30 anni in ogni comitato; gli stessi dovranno essere espressione di un gruppo di lavoro formato solo da giovani.
Questo, perché è giusto che ragazzi della mia età si interessino della cosa pubblica e collaborino con proposte e richieste. Vedo questo come l'unico modo per poter portare le nostre istanze nelle sedi opportune, dove saranno discusse e valutate. Sono convinto sia il metodo più giusto e appropriato per collaborare tutti nell'interesse comune, coinvolgendo più fasce d'età . Ho vissuto una esperienza simile all'università , dove ricopro la carica di senatore accademico e dove ho creato, grazie all'aiuto di ottimi e validi collaboratori, una fitta rete di rapporti in tutte le facoltà : in questo contesto ci sono ragazzi con i quali si collabora giornalmente per il miglioramento e il miglioramento dei servizi".
"La proposta di D'Autilia è stata accolta con grande entusiasmo e rappresenta una nuova opportunità , capace di saldare il vincolo elettorale tra i rappresentanti ed il territorio e di nutrirlo con proposte concrete. Da consigliere neoeletto, ma soprattutto da consigliere più giovane, vorrei lanciare un suggerimento: inserire all'interno dei comitati stessi la "quota giovanile". La mia proposta sarebbe nello specifico quella di prevedere da statuto un numero di ragazzi sotto i 30 anni in ogni comitato; gli stessi dovranno essere espressione di un gruppo di lavoro formato solo da giovani.
Questo, perché è giusto che ragazzi della mia età si interessino della cosa pubblica e collaborino con proposte e richieste. Vedo questo come l'unico modo per poter portare le nostre istanze nelle sedi opportune, dove saranno discusse e valutate. Sono convinto sia il metodo più giusto e appropriato per collaborare tutti nell'interesse comune, coinvolgendo più fasce d'età . Ho vissuto una esperienza simile all'università , dove ricopro la carica di senatore accademico e dove ho creato, grazie all'aiuto di ottimi e validi collaboratori, una fitta rete di rapporti in tutte le facoltà : in questo contesto ci sono ragazzi con i quali si collabora giornalmente per il miglioramento e il miglioramento dei servizi".
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