Conte: da giudici cose mai viste. Petrucci, stop attacchi

TORINO. "Sono oggetto di accuse infamanti, per fare di me lo spot di uno scandalo calcioscommesse": è l'amaro sfogo di Antonio Conte, tecnico Juve, dopo la conferma dei 10 mesi di stop della corte di giustizia Figc.

"Mai scommesso in vita mia - ha aggiunto Conte - E sono più credibile di chi come Carobbio si vendeva le partite. E' una vergogna". ''Questa è una vicenda assurda, e io sono sempre stato corretto in campo e fuori". E' lo sfogo di Antonio Conte, in conferenza stampa a Torino, dopo la sentenza di appello che ha confermato i 10 mesi di stop.

"C'é un giudice - prosegue Conte - che parla di me, dice cose inopportune, forse da tifoso. Ha qualcosa di personale con me". "Cosa è successo? Che sono arrivato in una squadra amata e odiata come la Juventus e di vincere quando nessuno se lo aspettava. Con grandissimo aiuto da parte della società e dei giocatori": così Antonio Conte nel corso della conferenza stampa convocata a Vinovo all'indomani della sentenza della Corte di giustizia federale sul Calcioscommesse.
"Non mi è piaciuto niente di questa vicenda. Hanno istigato alla bugia certe persone".

"Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva". Lo dice all'Ansa il presidente Coni Gianni Petrucci, dopo le parole di Conte. "In queste settimane assisto a esibizioni muscolari che mostrano il lato peggiore di uno sport che non merita mortificazioni", aggiunge Petrucci, che non cita mai direttamente la Juve

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