Ilva: "No a spegnimento impianto"

TARANTO. "Auspichiamo che non vengano prese decisioni che siano irrimediabili nelle loro conseguenze". A dirlo, a Taranto, al termine di un vertice sull'Ilva, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera. "La collaborazione con la magistratura è e sarà totale". La decisione irrimediabile, a cui fa riferimento Passera, è quella dello spegnimento dell'impianto, disposto dal gip Patrizia Todisco. Passera poi definisce quella di oggi una "tappa importante" e sottolinea che "il governo nel suo insieme si sente impegnato". "Oggi c'é stato chiaro e forte il consenso su una questione di fondo - ha aggiunto - non ci può essere una scelta tra la salute e il lavoro".

CLINI, DA AZIENDA RISPOSTA POSITIVA - Parla di una "reazione positiva dell'Ilva" il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. E nel corso della conferenza stampa, al termine del vertice che si è svolto oggi a Taranto, spiega anche che la nuova Aia "recepisce le prescrizioni del gip fatta eccezione di quelle sulla fermata degli impianti". Non solo. Clini ha sottolineato che recepisce anche le "disposizioni Ue in merito alle tecnologie, le indicazioni della Regione Puglia e tiene conto delle decisioni del Tar in merito alla prima Aia 2011".

PASSERA, MAGISTRATURA AIUTI PROCESSO AMMODERNAMENTO - "Si convinca la magistratura ad aiutare il processo di ammodernamento dell'Ilva in modo tale che l'azienda sia totalmente in linea con le regole, ma che questo non porti alla chiusura dello stabilimento". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, nel corso della conferenza stampa di Taranto. "In una fase così iniziale della procedura giudiziaria sarebbe per noi sbagliato che venissero prese delle decisioni, quelle sì irreversibili, che potrebbero causare un danno non più recuperabile. Se questo si evita e poi lavorando tutti sull'Aia e facendo riconoscere il lavoro che sarà fatto a livello di Aia, anche la magistratura potrà prendere meglio le sue decisioni sul futuro - ha aggiunto -; poi, sul passato è un altro discorso".

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