Ilva: Riesame, Ferrante reintegrato tra i custodi
TARANTO. Il Tribunale del Riesame di Taranto ha reintegrato il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante tra i custodi giudiziari nell'ambito del procedimento inerente il sequestro degli impianti dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico. Per il momento è stato depositato solo il dispositivo, mentre le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni. Ferrante era stato nominato tra i custodi giudiziari da un'altra sezione del tribunale del riesame il 7 agosto scorso, ma il gip Todisco ne aveva disposto la revoca con il decreto dell'11 agosto scorso.
+ Il 5 settembre Clini e Passera riferiranno al Senato
L'azienda chiede l'annullamento delle due ordinanze del gip Patrizia Todisco del 10 e 11 agosto scorsi e propone un incidente di esecuzione per far dichiarare l'incompetenza funzionale dello stesso giudice a decidere dopo che sulla questione si era pronunciato, seppur con il solo dispositivo, il 'tribunale della Liberta'' il 7 agosto.
Secondo l'Ilva, il gip ha "usurpato poteri" propri del tribunale del Riesame e della procura della Repubblica. La prima ordinanza imponeva all'Ilva di fermare la produzione nei sei reparti a caldo sequestrati il 26 luglio. Con l'altra, il gip Todisco ha revocato al presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, l'incarico di custode e amministratore delle aree sotto sequestro affidatogli dai giudici del Riesame quattro giorni prima. Lo stesso Ferrante è presente all'udienza in camera di consiglio insieme ai legali dell'azienda.
+ Il 5 settembre Clini e Passera riferiranno al Senato
L'azienda chiede l'annullamento delle due ordinanze del gip Patrizia Todisco del 10 e 11 agosto scorsi e propone un incidente di esecuzione per far dichiarare l'incompetenza funzionale dello stesso giudice a decidere dopo che sulla questione si era pronunciato, seppur con il solo dispositivo, il 'tribunale della Liberta'' il 7 agosto.
Secondo l'Ilva, il gip ha "usurpato poteri" propri del tribunale del Riesame e della procura della Repubblica. La prima ordinanza imponeva all'Ilva di fermare la produzione nei sei reparti a caldo sequestrati il 26 luglio. Con l'altra, il gip Todisco ha revocato al presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, l'incarico di custode e amministratore delle aree sotto sequestro affidatogli dai giudici del Riesame quattro giorni prima. Lo stesso Ferrante è presente all'udienza in camera di consiglio insieme ai legali dell'azienda.