TARANTO. Oltre alla manifestazione dei migliaia di lavoratori a Taranto, oggi è stata una giornata importante per il futuro dell'Ilva anche a Bari dove il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha incontrato i rappresentanti istituzionali locali.
Dalla riunione, è emersa la necessità di un provvedimento legislativo urgente per interventi di bonifica e di tutela ambientale che sarà sottoposta al vaglio del Consiglio dei ministri di domani.
Si tratta, insomma, di attuare subito quel Protocollo d’Intesa sottoscritto nelle settimane scorse sapendo che «i classici problemi italiani della tempestività e dell’effettività della spesa non sono minimamente compatibili con un contesto così drammatico» ha fatto sapere il presidente regionale Vendola. Da valutare, dunque, se il governo attuerà un Decreto Legge o un’ordinanza di Protezione civile.
Proficuo anche il successivo incontro con il presidente dell'azienda Bruno Ferrante nei confronti del quale Vendola ha sollecitato «provvedimenti che possano essere utili a rimuovere quelle circostanze specifiche che hanno determinato la misura cautelare del sequestro dell’area a caldo. Occorre riconciliare l’Ilva con l’opinione pubblica attraverso un monitoraggio in continuo nell’intero perimetro dello stabilimento industriale» ha rimarcato il governatore sottolineando il ritrovato dialogo con i vertici del siderurgico, pronti anche «ad accogliere senza riserve suggerimenti e ad interloquire con un’ottica di grande responsabilità con la Procura della Repubblica di Taranto».
Si lavora, quindi, per una città più pulita nel segno della salvaguardia del lavoro in attesa della decisione delTribunale del Riesame di domani che, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe prendere qualche altro giorno di tempo per emettere il proprio parere.
Dario Durante
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