MOTTOLA (TA). Aderendo alla sollecitazione ricevuta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche l’Amministrazione Comunale di Mottola ha voluto ricordare i connazionali caduti sul lavoro in patria e all’estero. Così, in osservanza dei valori affermati dall'art.1 della Costituzione, il sindaco Luigi Pinto, il presidente del Consiglio Comunale Carlo De Fiori e la Giunta hanno voluto rendere omaggio ai lavoratori italiani scomparsi tragicamente sul lavoro, per testimoniare la volontà comune al rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Un corteo è partito da piazza XX Settembre ed ha raggiunto il monumento delle vittime del lavoro, in via Risorgimento – angolo S. D’Acquisto.
Qui, il primo cittadino, alla presenza della banda cittadina, dei presidenti di molte associazioni locali, delle autorità militari e, purtroppo, di alcuni parenti delle vittime del lavoro, ha deposto una corona di fiori a quel monumento, che, nel 2009, fu voluto dall’allora assessore all’Arredo Urbano Nicola Sasso.
“Anche Mottola, purtroppo – ha detto il primo cittadino nel suo discorso - ha pianto le sue vittime, spesso giovani, che hanno perso il diritto all’esistenza, cercando di inseguire il diritto al lavoro, il diritto ad una degna occupazione per una sopravvivenza adeguata. Erano giovani, padri di famiglia, mariti e fidanzati, che vanno ricordati, per non perdere mai di vista anche l’importanza della sicurezza sul posto di lavoro. Ricordare, serve a non abbassare mai la guardia”. Poi, un cenno anche all’attuale questione dell’Ilva: “Conciliare il rispetto del diritto al lavoro con l’esigenza di tutelare l’ambiente non è impossibile. Si tratta di due priorità assolute e l’una non può e non deve escludere l’altra. Cercare di arrivare ad una soluzione che soddisfi tutti, magistratura, proprietà dell’azienda, ambientalisti e lavoratori non è utopico”.
Ed, infine, il sindaco Pinto ha ribadito come sarà interesse di quest’Amministrazione non solo tutelare, ma anche valorizzare ulteriormente quel monumento a caduti, che ricorda il triste contributo dato dalla comunità mottolese in termini di vittime sul lavoro”.
Il corteo, poi, si è mosso alla volta della Chiesa dell’Assunta, per una messa in suffragio di quei caduti.
Qui, il primo cittadino, alla presenza della banda cittadina, dei presidenti di molte associazioni locali, delle autorità militari e, purtroppo, di alcuni parenti delle vittime del lavoro, ha deposto una corona di fiori a quel monumento, che, nel 2009, fu voluto dall’allora assessore all’Arredo Urbano Nicola Sasso.
“Anche Mottola, purtroppo – ha detto il primo cittadino nel suo discorso - ha pianto le sue vittime, spesso giovani, che hanno perso il diritto all’esistenza, cercando di inseguire il diritto al lavoro, il diritto ad una degna occupazione per una sopravvivenza adeguata. Erano giovani, padri di famiglia, mariti e fidanzati, che vanno ricordati, per non perdere mai di vista anche l’importanza della sicurezza sul posto di lavoro. Ricordare, serve a non abbassare mai la guardia”. Poi, un cenno anche all’attuale questione dell’Ilva: “Conciliare il rispetto del diritto al lavoro con l’esigenza di tutelare l’ambiente non è impossibile. Si tratta di due priorità assolute e l’una non può e non deve escludere l’altra. Cercare di arrivare ad una soluzione che soddisfi tutti, magistratura, proprietà dell’azienda, ambientalisti e lavoratori non è utopico”.
Ed, infine, il sindaco Pinto ha ribadito come sarà interesse di quest’Amministrazione non solo tutelare, ma anche valorizzare ulteriormente quel monumento a caduti, che ricorda il triste contributo dato dalla comunità mottolese in termini di vittime sul lavoro”.
Il corteo, poi, si è mosso alla volta della Chiesa dell’Assunta, per una messa in suffragio di quei caduti.