LONDRA. Gli Stati Uniti devono rinunciare alle minacce a Wikileaks. Chi minaccia Wikileaks minaccia la libertà di espressione. Sono le parole di Julian Assange dal balcone dell'ambasciata ecuadoriana a Londra alla sua prima apparizione dopo aver ottenuto l'asilo politico dal paese sudamerticano. Assange ha fatto appello direttamente a Barack Obama perché rinunci alla "caccia alle streghe" contro Wikileaks.
"L'Ecuador, una coraggiosa nazione - ha detto ancora - ha preso una posizione per la giustizia. Grazie all'America Latina per aver difeso il diritto di asilo e grazie al popolo Usa, britannico, australiano e svedese per avermi appoggiato anche se i loro governi non lo hanno fatto". La condanna di Pussy Riot a Mosca é un esempio di "unità nell'oppressione", ha detto Assange. "C'é unità nell'oppressione. Ci deve essere determinazione e unità nella risposta".
"L'Ecuador, una coraggiosa nazione - ha detto ancora - ha preso una posizione per la giustizia. Grazie all'America Latina per aver difeso il diritto di asilo e grazie al popolo Usa, britannico, australiano e svedese per avermi appoggiato anche se i loro governi non lo hanno fatto". La condanna di Pussy Riot a Mosca é un esempio di "unità nell'oppressione", ha detto Assange. "C'é unità nell'oppressione. Ci deve essere determinazione e unità nella risposta".
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